TORINO – Mercedes-AMG e Lewis Hamilton hanno annunciato la firma di un nuovo accordo per un prolungamento del contratto di due anni al pilota britannico che correrà sulle frecce d’argento anche nelle stagioni 2019 e 2020. D’altronde da quando è arrivato alla Mercedes nel 2013, Lewis ha vinto già tre campionati del mondo e 44 Gran Premi. Risultati che sono secondi solo a quelli raggiunti da Michael Schumacher e che fanno di Hamilton il pilota di maggior successo nei 112 anni della storia della Mercedes-Benz. E a fine 2020, quando scadrà il nuovo accordo, avrà trascorso otto stagioni come pilota Mercedes, il suo periodo più lungo con una squadra di F1.
LE DICHIARAZIONI – «Faccio parte della famiglia Mercedes da 20 anni e non sono mai stato più felice all’interno di una squadra di quanto lo sia ora», ha commentato Hamilton: «Questa estensione del contratto è stata fondamentalmente una formalità , ma è bene mettere tutto nero su bianco, annunciarlo e poi andare avanti come al solito. Siamo sulla stessa lunghezza d’onda sia in pista che fuori pista e non vedo l’ora di vincere di più in futuro e di dare ancora più luce alla stella a tre punte. Sono molto fiducioso che la Mercedes sia il posto giusto per finire i prossimi anni». «Abbiamo firmato i documenti finali questa settimana e non volevamo far aspettare più a lungo le persone! Forse non c’è niente che non sia stato già detto di Lewis come pilota di Formula 1: è uno dei più grandi di tutti i tempi e il suo palmares da record parla da solo», ha commentato invece Toto Wolff, team principal della scuderia: «Ma quello che mi piace di più lavorare con lui è conoscere l’uomo sotto il casco da corsa: la sua instancabile spinta al miglioramento dell’auto, la sua intelligenza emotiva come membro di una squadra e la sua lealtà verso chi lo circonda. La Mercedes è diventata la casa di Lewis in Formula Uno e la sua storia è legata per sempre all’argento e al verde di Mercedes-AMG Petronas, e sono sicuro che dobbiamo scrivere ancora alcuni capitoli incredibili della nostra storia».