La formazione Under 19 dell’Accademia Kioene Pallavolo Padova chiude il suo percorso alla Del Monte Junior League con il settimo posto e una vittoria significativa contro Cucine Lube Civitanova, arrivata al termine di una combattuta finale per il 7°/8° posto. Il successo al tie-break consente alla formazione Under 19 bianconera di terminare la stagione con un sorriso, coronando un cammino impegnativo ma ricco di spunti di crescita.
“Siamo scesi in campo con l’idea di confrontarci con il meglio del panorama Under 20 italiano”, ha dichiarato coach Giorgio Sabbandin. “Rispetto a quanto affrontato durante la stagione, eravamo consapevoli che il livello si sarebbe alzato notevolmente, soprattutto in termini di fisicità. Avevamo individuato nella battuta un fondamentale chiave per poter competere, e così è stato. Abbiamo incontrato squadre che, grazie alla qualità, costruiscono molto bene il loro gioco”.
Nel girone iniziale, la sconfitta contro Modena ha complicato le ambizioni di accesso alle semifinali. “Dopo la prima partita contro Modena, sapevamo che passare tra le semifinaliste sarebbe stato complesso. Avanzava infatti solo la prima di ogni girone più la miglior seconda, e anche con una vittoria netta per 3-0 avremmo avuto bisogno di risultati favorevoli dagli altri campi. Alla fine, pur non essendo riusciti ad avere la meglio, nemmeno i nostri avversari sono riusciti ad accedere alla semifinale. Nella partita contro Modena, nel quarto set non siamo riusciti a capitalizzare alcune situazioni che ci sono costate care, e la partita è finita 3-1. Se fossimo riusciti a mantenere il livello mostrato nel terzo set e a inizio quarto, forse saremmo arrivati al tie-break a giocarci le nostre chance”, ha spiegato Sabbandin.
La formazione U19 ha poi affrontato la finale per il settimo posto contro Civitanova con determinazione, pur in un contesto di stanchezza. “Ci eravamo detti che volevamo chiudere la stagione con una vittoria, perché quest’anno abbiamo lavorato tanto e ci meritavamo almeno di lasciare il campo con un retrogusto meno amaro. Eravamo sotto 2-1, sarebbe stato facile mollare. Ma alla fine l’abbiamo vinta con la testa, con il cuore e con tutto il gruppo”.
Per coach Sabbandin, la Junior League rappresenta un passaggio fondamentale nel percorso di crescita dei suoi atleti. “Usciamo da questa manifestazione con la consapevolezza di quali sono gli aspetti tecnici su cui dobbiamo crescere per competere con le migliori squadre”.
Un percorso, quello dell’U19 bianconera, che Sabbandin ha voluto sintetizzare con un’immagine: “Lo descriverei come un sentiero di montagna: faticoso, spesso non ben tracciato, ma alla fine abbiamo trovato la nostra via per arrivare al traguardo. In montagna bisogna saper fare fatica, affrontare le difficoltà e rimboccarsi le maniche per arrivare in cima”.