Monte-Carlo, Madrid, Roma e adesso anche Parigi. Il poker di semifinali di Lorenzo Musetti, per la prima volta in carriera tra i migliori quattro al Roland Garros. L’ennesimo traguardo di un giocatore cresciuto esponenzialmente nell’ultimo anno, maturato in campo e fuori. “Lo scorso anno sono diventato papà e questo mi ha reso più responsabile – ha ammesso Lorenzo dopo la vittoria su Tiafoe – Il mio approccio alle cose è più professionale, non solo in campo, ma anche quando mi alleno e nel mio tempo libero. Mi godo i momenti con la mia famiglia: anche se non sono qui fisicamente, sono con me con il cuore. Questa vittoria è per loro“. Gioia, sorrisi e anche battute da parte di Musetti che scherza alla domanda di Alizé Cornet sulla bellezza del suo rovescio a una mano: “Elegante? Siamo italiani, siamo eleganti – sorride – A parte gli scherzi, ho questo stile che viene un po’ dal passato. Purtroppo ci sono pochi giocatori con il rovescio ad una mano. Con tutti che servono sopra i 200 chilometri all’ora è difficile rispondere ad una mano. Però quando mi hanno messo in mano la racchetta per me è stato naturale rispondere ad una mano. Questo colpo fa parte un po’ del mio successo“.
“Il terzo set è stato decisivo”
Una semifinale conquistata grazie alla vittoria in quattro set su Tiafoe, al termine di una partita equilibrata. Decisivo per Lorenzo è stato il terzo set: “Sicuramente è stato decisivo. Nel terzo è stata una dura battaglia, era complicato ottenere il break – ha aggiunto – Ero un po’ stanco, restare tranquillo non era semplice. Ho trovato energie extra per vincere il set, poi il quarto parziale è stato il migliore per me”.