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Bolelli e Vavassori trionfano all’ATP Pechino: battuti Heliovaara/Patten

Meravigliosa rimonta di Simone Bolelli e Andrea Vavassori che battono Heliovaara e Patten al match tie-break e conquistano il terzo titolo dell’anno dopo Buenos Aires e Halle. Gli azzurri ipotecano così la qualificazione alle ATP Finals: per l’aritmetica mancano pochi punti

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Simone Bolelli e Andrea Vavassori calano il tris. Dopo Buenos Aires e Halle, gli azzurri triofano anche all’ATP 500 di Pechino. Sono loro i nuovi campioni di doppio del China Open grazie alla vittoria in finale su Harri Heliovaara e Henry Patten: 4-6, 6-3, 10-5 lo score in un’ora e 30 minuti di gioco. Una finale equilibrata, con gli azzurri bravi a spostare l’inerzia a proprio favore dopo aver perso il primo set. Decisivo il match tie-break, giocato alla perfezione da Bolelli e Vavassori che riscattano così la sconfitta subita da Heliovaara e Patten sull’erba di Wimbledon. 

Il racconto del match

L’avvio è in salita per gli azzurri che subiscono il break sul primo turno di battuta di Vavassori. Il bolognese e il torinese faticano in risposta anche per merito di Heliovaara e Patten che giocano un primo set di altissimo livello, concedendo solo una palla break nel quarto game, annullata al deciding point. Il secondo parziale è più equilibrato e si gioca on serve fino all’ottavo game. Qui l’inerzia gira a favore degli italiani con il break al deciding point su una volée di Bolelli che tocca il nastro e finisce oltre la rete. Si arriva così al match tie-break, giocato alla perfezione dagli azzurri e chiuso al primo match point. 

Le ATP Finals ipotecate

Per Bolelli e Vavassori è il terzo titolo in coppia, il 14° in carriera per il bolognese nella specialità e il sesto per il torinese. Entrambi in top 10 nel ranking di doppio (Vavassori nono e Bolelli decimo), adesso gli azzurri sono praticamente certi di un posto alle ATP Finals di Torino. La coppia italiana è terza nella Race con 5.360 punti, alle spalle di Arevalo/Pavic e Granollers/Zeballos (entrambe le coppie già qualificati). L’aritmetica qualificazione degli azzurri potrebbe arrivare al Masters 1000 Shanghai. 

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