ROMA – Se in MotoGP i giochi per il titolo sono ancora apertissimi, la Superbike ha chiuso la stagione sul tracciato di Jerez de la Frontera con il trionfo di Alvaro Bautista, che si è laureato campione del mondo per la seconda volta consecutiva. Le qualità dello spagnolo era già note, ma in sella alla Ducati è riuscito a creare una perfetta alchimia che gli ha consentito di sbaragliare la concorrenza. E nel futuro del pilota iberico c’è ancora una pagina da scrivere nella prossima stagione, quando alla soglia dei quaranta anni andrà a caccia del tris.
Bautista: “Superbike emozionante”
“Mi trovo a mio agio con la moto e con il team, sento di aver raggiunto il miglior livello della mia carriera. Quando ho deciso di venire qui, l’ho fatto perché volevo una moto competitiva e non pensavo minimamente al ritiro. Prima in Spagna la Superbike non aveva un grande seguito, ma spero di aver contribuito a creare interesse verso questa competizione. La Superbike è emozionante con tre gare a weekend, i piloti non vengono più qui per ritirarsi e il livello è molto alto“. Queste le dichiarazioni del pilota della Ducati Aruba Racing, Alvaro Bautista, rilasciare durante un’intervista ad AS.