Di
Non si placano le tensioni a Ravenna. Mentre la Superlega va avanti con i playoff, a tenere banco in Romagna continua ad essere la stagione fallimentare di una delle piazze storiche della pallavolo italiana, stagione chiusa con una retrocessione pesante, aggravata da uno zero alla voce vittorie, e maturata con larghissimo anticipo visti gli appena 2 punti conquistati in tutta la regular season. E come se ciò non bastasse, il futuro della società è ancora decisamente nebuloso.
Tutta colpa delle prime linee, aveva tuonato qualche giorno fa Beppe Brusi, storico dirigente legato invece agli anni d’oro del volley ravennate. Un’intervista dura, nella quale Brusi aveva puntato il dito anche contro Marco Bonitta: “il commento al vetriolo di Brusi
Commento, analisi, che il diretto interessato Bonitta rimanda al mittente, sempre a mezzo stampa e sempre sulle colonne de Il Resto del Carlino di Ravenna in un’altra intervista raccolta dal collega Umberto Suprani: tiene subito a precisare
prosegue
Chiarita la posizione “amministrativa”, sul fronte tecnico resta però un altro aspetto su cui è necessario fare chiarezza, ovvero l’altra accusa mossa da Brusi riguardante il ruolo/presenza “ingombrante” dei procuratori nella società. risponde ancora piccato Bonittaconclude Bonitta sulla questione
Al netto degli errori del passato, quali essi siano stati, Ravenna e i suoi tifosi meritano comunque una pallavolo di livello, ma sui piani futuri della società ancora, come detto, non vi sono certezze. – ammette Bonitta, per quanto, visto che della retrocessione si parlava già da dicembre, a detta di molti i tempi per programmare c’erano tutti, e con largo anticipo –