MILANO – Il direttore sportivo Fabio Lini dell’Allianz Powervolley ha rilasciato un’intervista ai microfoni della società meneghina dove ha parlato principalmente di quello che è stato e che potrebbe essere il mercato degli ambrosiani, ma anche della competizione che attenderà il club bianco blu nella prossima stagione.
Con l’annuncio di Jean Patry, Milano chiude il roster per la prossima stagione
Si, Jean Patry è l’ultimo tassello annunciato anche se l’accordo con l’atleta l’avevamo già definito parecchi mesi fa, chiudiamo con lui perché Jean è al terzo anno a Milano e rappresenta uno dei punti fermi della squadra di Piazza. Abbiamo cercato di cambiare molto poco nel roster soprattutto per quanto riguarda i titolari, e quindi siamo molto contenti che Jean abbia scelto di restare a Milano. Parlo di un roster parzialmente chiuso perché ad un primo esame si vede che ci sono ancora due caselle libere: una è quella del secondo opposto e l’altra è quella di uno dei quattro schiacciatori. La casella del secondo opposto è libera perché avevamo ancora sotto contratto per un’altra stagione Yuri Romanò. Il ragazzo, per una sua scelta personale, ha rescisso il contratto con noi; ci dispiace perché ci avrebbe fatto molto piacere se fosse rimasto, questo non è un segreto, però accettiamo di buon grado le sue scelte e gli auguriamo le migliori fortune in quel di Piacenza sperando davvero che possa essere solo un arrivederci. Nel frattempo stiamo monitorando il panorama internazionale facendo delle valutazioni da qui all’inizio del campionato, faremo sicuramente due inserimenti graditi allo staff tecnico.
Cosa ci può dire di più sulla costruzione di questa squadra? Quali sono gli obiettivi per la prossima stagione?
La squadra è stata costruita con l’intento di confermare il più possibile l’ossatura della passata stagione, poi arricchire il più possibile il roster dei giocatori a disposizione, nel senso che mi piace l’idea che il nostro staff tecnico abbia a disposizione più giocatori per poter scegliere la miglior soluzione di gioco in base alle proprie esigenze e agli avversari che si affronteranno. Abbiamo tre laterali tutti di caratura internazionale con caratteristiche diverse tra loro, tre centrali intercambiabili e, dal mio punto di vista, con caratteristiche marcatamente diverse, e questa è un po’ una novità per noi. Poi abbiamo un palleggiatore talentuoso come testimoniano i riconoscimenti internazionali che a livello giovanile gli hanno sempre dedicato; Porro è dotato di tantissimo talento e questa sarà la seconda stagione da titolare per lui in Superlega a 21 anni, e penso proprio che continuerà la sua crescita sotto tutti i punti di vista. Quest’anno gli obiettivi sono chiari, il nostro Presidente non ha usato molte sfumature. Vogliamo continuare la nostra crescita per quello che finalmente dovrebbe essere il nostro primo anno al 100% a Milano; gli obiettivi sono quelli di ripetere l’exploit ed accedere, come è successo la scorsa stagione, alla Final Four di Coppa Italia e di riuscire a accedere all’élite e ad essere una tra le prime quattro squadre dopo alcuni quinti posti nelle ultime annate.
Come da tanti anni a questa parte, oltre allo sguardo internazionale, si valorizza quello che è il vivaio di Powervolley.
Anche quest’anno diamo tanto spazio alle nuove leve, ma con criterio. I giocatori che salgono in prima squadra sono frutto di programmazione che viene da lontano; prendiamo giocatori che pur avendo, come nel caso di Colombo e di Bonacchi, 17 anni, hanno già un curriculum a livello giovanile con tanti titoli nazionali e presenze nelle varie rappresentative nazionali di categoria, pronti ad integrarsi da subito con il contesto della prima squadra. Ormai è tanti anni che attuiamo questa politica, basti vedere i numerosi atleti che stanno facendo esperienza in Superlega e A2, senza contare la nostra cantera di A3 dei Diavoli Powervolley, fucina di talenti e di titoli; non ultimo, i ragazzi che saliranno l’anno prossimo sono entrambi milanesi e ci piace l’idea di averli con noi in squadra, sicuramente il pubblico imparerà ad apprezzarli.
In generale come vede la competizione tra i club di Superlega quest’anno?
A parte Perugia e Trento, c’è stato un po’ un rimescolamento di valori per scelte societarie e per disponibilità e volontà di vincere da parte di altre società. È chiaro che al momento non possiamo pensare di competere con il budget di alcuni club, ma credo che, a parte Perugia che ritengo la favorita, non si può non citare Piacenza che ha fatto una campagna acquisti faraonica, prendendo tutti i giocatori più forti che potesse prendere. Un gradino sotto un gruppo di squadre con Trento che ha qualcosa di più insieme a Civitanova, poi noi, Modena, che ha fatto molti cambiamenti, e come outsider Verona. Senza dare delle classifiche, ma a parte le prime due, le altre cinque si giocheranno la classifica dal terzo al settimo posto con tutte le variabili che determinano una regular season, finalmente un po’ più lunga del solito, dove si cercherà di dare continuità ai risultati fin da subito magari a scapito di squadre che hanno cambiato tanto e che avranno a disposizione i giocatori, come molti dei nostri, non prima di metà settembre causa Mondiali.