TORINO – La splendida Ferrari di inizio stagione sembra essere diventata di colpo opaca e deludente. In realtà, nell’amarezza della giornata vissuta a Baku, pochi ci hanno pensato in maniera approfondita: ci sono ancora 350 punti in palio prima di assegnare il titolo, tutto è ancora possibile. Soprattutto la Ferrari ha dimostrato, nel corso delle ultime gare, di essere in grado di sviluppare e migliorare la sua monoposto, con soluzioni innovative. E’ chiaro che adesso si apre un fronte – quello dell’affidabilità – con il quale forse non si pensava di dover fare i conti. Di solito è più difficile trovare la prestazione prima dell’affidabilità) piuttosto che il contrario. E’ presto per dire che cosa accadrà, ma si può ragionevolmente pensare che alla Ferrari abbiano già un’idea di cosa non ha funzionato sui motori, anche su quelli forniti alle squadre clienti (Mattia Binotto ha parlato espressamente di “componenti” sulle quali si interverrà).
LA SPALLATA – Detto questo, è evidente che cinque vittoria di fila, rappresentano per la Red Bull una spallata formidabile al Mondiale, ora indirizzato su binari favorevoli a Verstappen (tanto più che Perez ieri ha accettato di farsi diligentemente da parte). Però di occasioni per rifarsi ce ne sono tante, a partire da domenica prossima in Canada. L’importante, però, è non accusare più passaggi a vuoto dolorosi come quelli vissuti a Baku.