Dagli Stati Uniti piovono campioni sulla McLaren, e finiscono tutti sulla testa di Daniel Ricciardo, sempre più alle strette. Ieri il caso ha conosciuto una giornata caotica dopo che negli Usa il team Ganassi Racing, che corre in IndyCar, ascoltate voci sempre più insistenti secondo cui c’era un interesse da parte della McLaren F.1 per il suo campione Alex Palou – spagnolo, 25 anni, sorprendente vincitore l’anno scorso della serie Indy – ha esercitato l’opzione per blindarlo nel 2023. Ma la McLaren ha subito annunciato il suo ingaggio: «McLaren Racing dà il benvenuto ad Alex Palou, pilota di incredibile talento che ha vinto in ogni serie in cui ha corso». L’a.d. Zak Brown: «Sono felice di accoglierlo nella rosa di piloti McLaren dal 2023. Non vedo l’ora di vederlo al volante di una vettura di Formula 1». Dietro l’operazione c’è Daniele Audetto, manager italiano da oltre cinquant’anni sulla breccia del motorsport e consigliere di Palou.
Il team di Chip Ganassi ha attivato azioni legali per bloccare il suo pilota, il quale a sua volta è furioso: «Ho appreso dai media che il Chip Ganassi Racing, senza la mia approvazione, ha annunciato che avrei corso per loro nel 2023. Ancora più sorprendente è che il comunicato includa parole non mie. Non intendo continuare a lavorare dopo il 2022 con il team Ganassi di cui, a parte questo sfortunato evento, ho grande rispetto». Con non minore determinazione la McLaren ha consultato studi legali statunitensi, secondo i quali nessun team può obbligare un pilota a correre contro la sua volontà.
Daniel Ricciardo – messo in discussione perché da molto tempo in crisi con la vettura, 17 soli punti quest’anno in 11 GP, contro i 64 del compagno Lando Norris – è determinato a far valere il suo contratto che scade a fine 2023 e ha affidato una vibrata reazione ai social: «Ci sono stati molte voci riguardo al mio futuro in Formula 1, ma voglio che sentiate come stanno le cose direttamente da me. Sono impegnato con McLaren sino a fine 2023 e non me ne sto andando. Non sempre è facile, ma chi vuole le cose facili? Mi sto facendo il mazzo (ed è anche un eufemismo; ndr) con il team per migliorare la macchina e portarla nelle posizioni di vertice, dov’è giusto che sia. Lo voglio ora più che mai. Ci vediamo al Paul Ricard. Daniel».
Vero che abbia un contratto, ma vero anche che Brown stia seriamente valutando – se Ricciardo nei prossimi GP non si tirerà fuori dalla crisi – di pagargli i 15 milioni di dollari pattuiti e lasciarlo a piedi l’anno prossimo. Sarebbe un’operazione interessante, ma traumatizzante per l’intera Formula 1 e i tifosi, moltissimi italiani, che sostengono l’australiano.