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Riccardo Sbertoli è uno stile. È una filosofia di vita e di gioco che procede sui binari del buonsenso, della maturità e dell’esperienza. Arrivato all’Itas Trentino alla corte di Lorenzetti dopo una vita trascorsa sin da giovanissimo tra Segrate e Milano, ha avuto subito modo di non far rimpiangere “l’addio ai monti” un po’ manzoniano di Simone Giannelli:
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Il destino l’ha messa subito di fronte a una sfida contro Perugia, e a un derby contro i suoi ex cugini di Monza. Le ha vinte entrambe lei.
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Mi dica cosa ha provato ad indossare la nuova maglia.
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Ha già avuto modo di sentire la mancanza di Milano?
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Fra i suoi tifosi più accaniti invece, le mancherà nonno Giancarlo?
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Abbiamo visto, oltre alla foto social con il nonno, anche quella con Daniele Lavia.
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È stato quello il segreto della vittoria europea?
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Prego.
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Le riconoscono la dote di essere uno che nel gruppo porta equilibrio.
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È indice di grossa maturità, mi permetta.
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