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La Formula 1 raccontata come se fosse Games of Thrones

In un frangente in cui molto si discute del potere della narrazione, che riesce a manipolare l’immagine della realtà stravolgendo la realtà stessa solo agendo sul modo di raccontarla, la Formula 1, col suo schizofrenico convivere fra regolamento e spettacolarità, non poteva scamparla.

Ci siamo, infatti, tutti chiesti, ognuno a modo suo, quanto senso abbia un regolamento più bizantino del Codice di Hammurabi se poi si presta a interpretazioni anche opposte, oppure se l’esigenza di spettacolo per recuperare appeal possa giustificare l’abbrutimento stesso dello sport, anche a rischio di rovinare un Mondiale combattuto come non se ne vedevano da decenni. 

Come spiegare a un Aldo Grasso che la Formula 1 nel 2021 ha compiuto l’impresa di rendere divertente Abu Dhabi e una ciofeca Spa? Come far capire a un insegnante di scrittura creativa che è possibile assegnare due ori in una olimpiade e trovare emozionante un serpentone di monoposto ipercomplesse che non si sorpassano?

Ho trovato una risposta, ma il limite di battute che mi sono posta non riuscirebbe a contenerla, perciò, come il grande matematico Pierre de Fermat, rimanderò la questione ai posteri (o al prossimo campionato). Piuttosto, ho pensato: ma se il problema è raccontare la Formula 1, come sarebbe stato raccontato il Mondiale 2021 se si fosse utilizzato il linguaggio di altri tipi di format? In altri termini, quale famoso show si presterebbe a un parallelo con il Mondiale 2021 e quanto sarebbe… scemo e temerario provare a raccontarlo in questo pezzo di fine anno?

Un gran numero di episodi girati in esterna, una troupe che si muove assieme ai protagonisti, scontri anche piuttosto accesi dentro e fuori le piste, molti pretendenti interessanti ma solo due davvero in grado di contendersi il trionfo, una coppa che sta lì a tenere in caldo il trono per il vincitore, livree sgargianti, monoposto che sembrano mostri mitologici, spettatori esagitati. Non vi ricorda qualcosa? E, soprattutto, siete certi di aver indovinato?

Benché l’ottava stagione sia andata di traverso a un numero di persone simile a quelle che hanno mal digerito il mancato ottavo iride ad Hamilton, questa non è la Formula 1 raccontata come se fosse Game of Thrones. 

No amici, questo è il Trono Over della Formula Uomini e (magari) Donne, ma invece della mitologica Maria noi abbiamo Michael Masi seduto sulla scalinata, solo che nel suo caso è una di quelle della scuola di Harry Potter, per cui cambia posizione repentinamente. Con lui sopra. 

Sul trono – Over, perché la Formula 1 ha più di settant’anni – siede la coppa, in attesa di scegliere questo o quel pretendente. Lo show si è aperto con una gran voglia di lasciarsi alle spalle il buio del 2020 e con molti cambiamenti nel parterre; si ipotizzava un finale già scritto, perché la coppa è sempre stata abitudinaria nelle sue preferenze, invece quest’anno, durante ben 22 esterne, l’esito è stato in sospeso fino all’ultimo. Quale sarebbe stata la scelta della coppa? – ci chiedevamo.

Presentiamo i concorren… ehm, i corteggiatori, in ordine di gradimento dall’ultimo classificato al primo, riportando fedelmente le parole della coppa in corsivo.

Nikita Mazepin. Buon ultimo nelle preferenze della coppa, che non comprende come costui possa pensare di attirare la sua attenzione con certi comportamenti. Conta più il rispetto che il denaro!

Mick Schumacher. La coppa è troppo legata ad antichi ricordi e non può non ammettere di provare una certa nostalgia, ma per ora il ragazzo deve ancora dimostrare il suo valore. Ti tengo d’occhio, giovanotto!

Antonio Giovinazzi. Gelosa perché, in estate, i suoi concittadini hanno mostrato un romantico legame con un’altra della sua specie, lo rifiuta a malincuore. Questo non è un addio, ma un arrivederci!

Nicholas Latifi. Alla coppa non era del tutto indifferente nonostante fosse piuttosto anonimo; forse sapeva già che nel momento decisivo si sarebbe fatto notare. Non era questo che intendevo con “Se ci sei, batti un colpo!”

Kimi Raikkonen. E’ stato suo per una sola stagione e andandosene ha spezzato il cuore alla coppa. Sarò tua per sempre!

George Russell. Il giovane ha chiaramente l’intenzione di sedurla, la coppa decide di stare a guardare. L’anno prossimo, magari, chissà…

Yuki Tsunoda. Le sue sorelle minori stravedevano per questo piccolo, infuocato talento, ma la coppa, al momento, non si sbilancia e passa oltre. Suzuka è lontana e non possiamo tornarci, finiamola qui per ora.

Lance Stroll. Troppe promesse: da quanto tempo corteggia la coppa? Ci vuole di più per conquistarla. Mi spiace, ma ti vedo solo come un amico di Vettel.

Sebastian Vettel. La coppa lo ha scelto più volte, è uno dei suoi preferiti, ma lui ha perso la testa per una Rossa. Ora vorrebbe rinverdire la loro relazione? Ah no, bello mio, mi piaci ma non puoi volare di fiore in fiore come le tue amiche api!

Esteban Ocon. Forse sarà quel piglio francese o quello strano tic che lo fa arretrare o addirittura fermarsi quando vede avvicinarsi certe auto tedesche, ma la coppa, finora, gli ha concesso un solo trionfo in esterna. Sei davvero molto attraente con quella Alpine addosso, ma non mi fido!

Fernando Alonso. Hanno avuto una relazione burrascosa e caliente, che sarebbe potuta durare molto di più. La coppa gli darà sempre una possibilità, anche perché lui non molla. Migliori con gli anni come il vino buono. Ah, che nostalgia!

Pierre Gasly. Questo accattivante francese può arrivare molto in alto nelle preferenze della coppa, che è sempre pronta a dargli più di una chanche. Forse un giorno siederemo vicini a guardare le nostre foto di Monza, per adesso au revoir!

Daniel Ricciardo. La coppa sente che farebbe pazzie per questo australiano dal fascino selvatico e dal piede pesante, ma preferisce lasciargli il tempo di ambientarsi nella sua nuova casa a Woking. Ma lasciami una stanza libera se un giorno vorrò venire a trovarti!

Charles Leclerc. Più volte i rotocalchi in 4k  le hanno affibbiato una relazione con questo giovane talento monegasco, ma nulla che la coppa abbia mai potuto confermare. Di certo, la coppa non vuole attenderlo troppo a lungo. Occhio a quella Rossa con cui ti vedi…

Lando Norris. Così giovane e già così promettente, cosa aspettarsi da lui? La coppa è molto, molto curiosa. Però ogni tanto mollala quella consolle!

Carlos Sainz Jr. La coppa non si aspettava di rimanere così positivamente colpita da questo costante e assiduo spagnolo in rosso. Smooth operator mi è entrata nelle orecchie, potrebbe avere anche il mio cuore?

Sergio Perez. Finalmente la coppa ha potuto mettere così in alto anche il coriaceo messicano, ma lui ha preferito favorire il suo amico Max. Eppure a Baku mi ero illusa…

Valtteri Bottas. Diciamolo: non è mai stato un serio pretendente per la coppa, si vedeva che era chiaramente destinato alla friendzone. O alla Sauber. Dimentica Sochi e la Turchia, non ti vedo nemmeno come uno scopamico!

Siamo arrivati alla scelta finale. I due corteggiatori rimasti, Lewis e Max, hanno entrambi dimostrato di meritare le attenzioni della coppa e di poterla conquistare, arrivando all’ultima esterna in un crescendo di sfide incrociate, colpi proibiti e dichiarazioni infuocate. Ma solo uno può sedersi sul trono assieme alla coppa, lo sapete bene!

Lewis Hamilton. Orgoglioso del suo fascinoso talento, che supera ogni record, non accetterà mai di essere stato relegato al secondo posto proprio alla fine di un percorso in cui ha sfoderato tutte le sue armi per conquistare, ancora, l’amata coppa. Ma si sa, le lunghe storie d’amore, alla lunga, scricchiolano. Sarà soltanto la famosa crisi del settimo titolo? Non sei tu, sono io che non ti merito.

Max Verstappen. Alla fine ha vinto lui, conquistando la coppa con una zampata finale degna di un thriller. Ora, tutto sta a confermarsi: saprà tenere accanto a sé la capricciosa e volubile coppa? Per ora, si gode il trono e il meritato trionfo. Lo so, è rude, sprezzante e aggressivo, ma ha anche dei difetti.

Bene, amici. Abbiamo visto uomini contendersi una coppa e un trono, e mi sa tanto che per avere anche le donne a contendersi lo stesso alla pari, aspetteremo ancora per molto.

E’ stato un bel Mondiale, tutto sommato, ed è stato un onore commentarne la conclusione in modo scemo e temerario con voi.

P.s.: però per cortesia qualcuno faccia scendere Masi dalla scalinata, che gli è venuto mal di mare…

Fonte: https://www.circusf1.com/2021/12/la-formula-1-raccontata-come-se-fosse-games-of-thrones.php


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