Roma Motodays 2020 è stato posticipato al 17-19 aprile 2020. La decisione è stata comunicata da Fiera Roma L’evento inizialmente era previsto dal 5 all’8 marzo. Motivo del rinvio l’emergenza Coronavirus. Una scelta precauzionale quella degli organizzatori. Sia Roma che il Lazio, infatti, al momento non sono interessati dall’allerta contagio.
“La scelta è stata presa dopo un attento confronto con gli operatori del settore e mira alla tutela della salute e dell’economia. Tutto lo staff di Roma Motodays ha lavorato per espletare al meglio il proprio compito e cercare di portare a termine lo svolgimento dell’evento nelle date prestabilite”, fa sapere l’organizzazione. “Solo nelle ultime ore, preso atto della situazione a carattere nazionale si è optato per lo spostamento. La nuova data inserita nel calendario del polo fieristico garantisce al settore delle due ruote la massima visibilità nel momento più importante per il mercato e nel periodo durante il quale il pubblico può essere facilitato nell’acquisto dopo aver visionato e provato concretamente il prodotto”.
Roma Motodays, precisazioni sul rinvio
Con le sue 24.638 immatricolazioni di veicoli a due ruote a motore nel 2019, quello di Roma è un mercato importante, e Roma Motodays ha l’onore e l’onere di rappresentare un sostegno concreto per i costruttori e l’indotto.
“Abbiamo ritenuto, nonostante il protocollo pubblico non prescrivesse il rinvio, che questa fosse la decisione più giusta da prendere, a tutela sia della salute dei nostri visitatori, espositori e lavoratori, sia degli interessi economici delle aziende coinvolte e di Fiera Roma stessa”, ha detto Pietro Piccinetti, Amministratore unico e Direttore generale di Fiera Roma. “In questo delicato frangente è fondamentale mantenere la calma, evitando di soffiare su facili allarmismi e di alimentare dannose isterie. È responsabile cercare soluzioni che salvaguardino il più possibile la salute pubblica, ma anche il diritto al lavoro di centinaia e centinaia di famiglie, che il contraccolpo economico legato alla situazione mette a repentaglio.
“Le nostre istituzioni stanno affrontando il pericolo del virus con scrupolosità ammirevole, auspichiamo che altrettanto si faccia in Europa, con politiche comuni di controllo del contagio, attualmente non pervenute”, conclude Piccinetti.