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A scuola con Nello Mosca – Le tecniche della battuta e l’allenamento del fondamentale

Zaytsev Foto: Federvolley

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Il 1° fondamentale dal punto di vista temporale della fase break-point è la battuta, le cui tecniche maggiormente utilizzate dagli atleti di alto livello sono la salto float e la salto spin.

LA BATTUTA IN SALTO FLOAT
Nella battuta salto float la palla può essere colpita nella sua fase di ascesa o nel suo punto morto, e di conseguenza per questo varierà il tempo del lancio che potrà avvenire dopo, prima o durante la ricorsa. Se ben eseguita creerà difficoltà alla ricezione avversaria per la sua traiettoria tesa, veloce e non uniforme causata dall’assenza di rotazione della palla. Generalmente questo tipo di battuta viene ricevuta da tre giocatori, lasciando generalmente uno spazio minore da coprire a quello meno competente in quella tecnica o al ricevitore attaccante di prima linea. E’ bene però dire che ci sono anche squadre (vedi la Polonia maschile agli ultimi Europei) che preferiscono riceverla con soli 2 giocatori.
Postilla: Questa scelta dovrebbe essere sempre fatta in base alle caratteristiche tecniche della propria squadra e non per emulazione!

Un’interessante variazione tecnica è quella di effettuare questo tipo di battuta con lo stesso lancio della salto-spin, cosi da indurre la formazione avversaria a utilizzare un terzo ricettore in un sistema inizialmente a due. Questa variante tecnica, inoltre, è molto utile anche contro ricevitori che utilizzano prevalentemente la tecnica della ricezione in palleggio partendo così da una posizione in campo molto corta(sui 34 m.):  effettuando lo stesso lancio della battuta spin vengono costretti a partire più lunghi e cosi più facilmente obbligati ad utilizzare la tecnica della ricezione in bagher a loro meno congeniale.
 

LA BATTUTA IN SALTO SPIN

Per quanto riguarda la battuta in salto spin è opportuno stabilizzare un lancio alto perché ci fornisce la possibilità di saltare di più e perché, maggiore è la velocità di discesa della palla, maggiore sarà la velocità in orizzontale a parità di intensità di colpo. Per la sua velocità questo tipo di battuta viene ricevuta con una formazione di ricezione con tre giocatori, in casi particolari anche in quattro. Attualmente ci sono squadre che hanno in questo tipo di battuta il loro punto di forza, favorite da giocatori con una certa fisicità che permette loro di colpire la palla ad altezze considerevoli e diversi metri dentro il campo ,diventando in molti casi un vero e proprio attacco da seconda linea, e obbligando la squadra avversaria ad avere come primo obiettivo di ricezione quello di non subire punto diretto. Infatti, tenendo la palla staccata in mezzo al campo, l’attacco di palla alta sarà scontato con evidenti vantaggi per il muro-difesa.
Una di queste è sicuramente la Sir Perugia che, grazie soprattutto ad Atanasijevic, Zaytsev e Russell, è stata la squadra dell’ultimo campionato di Superlega con il maggior numero di media punti in battuta per set (2,10) e con l’efficienza più alta (0.09).
Tuttavia penso che la battuta debba sempre essere rapportata e correlata alle altre tecniche della fase break, in particolare al muro e alla difesa. Non deve essere in una squadra l’unica discriminante tra una vittoria o una sconfitta. 

Postilla: Le squadra che forzano la battuta non hanno fiducia nel resto del sistema! Ci sono partite o momenti in cui va bene forzarla (), altre situazioni in cui bisogna far lavorare il rapporto muro-difesa con una battuta più conservativa (per esempio in una rotazione negativa in attacco per i nostri avversari, una rotazione molto forte a muro per la nostra squadra, dopo un cambio effettuato per rinforzare il muro, dopo un errore di un compagno,dopo un time-out..). Una squadra che fonda il proprio gioco esclusivamente sulla battuta può vincere una partita una partita contro qualsiasi squadra, anche la migliore in assoluto, ma difficilmente vincerà una competizione lunga o un campionato. 

QUALCHE NUMERO

In battuta bisogna avere un equilibrio di squadra, non occorre eccedere negli errori. Indicativamente sono dell’idea che in battuta non bisogna superare il 15% di errori di squadra: chi ha licenza di forzarla deve stare tra il 18-20% di errori, chi deve battere tattico deve stare tra il 5 e 8% di errori. Riguardo alle richieste da fare ai nostri giocatori personalmente penso che, prima di battere in una certa direzione, su un determinato giocatore, qualsiasi tipo di battuta deve essere fatta bene dal punto di vista tecnico. Meglio una buona battuta dove si vuole, che una battuta facile su un ricettore meno bravo.
Infine, riguardo all’allenamento della battuta, bisogna ricreare nelle esercitazioni quella tensione della gara, le situazioni e le richieste che poi vengono fatte in partita ai giocatori, bisogna penalizzare l’errore , 
soprattutto il doppio errore personale e di squadra.


Fonte: http://www.volleynews.it/feed/


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