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Tour de France: prima alpina ad Alaphilippe. van Avermaet, capolavoro in giallo

Il ciclismo alla rovescia. Tappa alpina da Annecy a Le Grand Bornand: prima di un trittico di tutto rispetto. Complessivamente fanno 155 km di salita. Il morbido Col de Bluffy in apertura, poi Col de la Croix Fry (debutto di una salita di prima categoria in questo Tour), Plateau des Gliéres (Hors Catégorie, 6 km di cui un paio sullo sterrato), Col de Romme e Col de la Colombière, prima della picchiata verso il traguardo. Difficile pensare ad una tappa che faccia già saltare il banco, ma lecito attendersi qualcosa di definito dai big. Niente invece: c’è uno sconfitto, Rigoberto Uran, ma gli altri arrivano appaiati. Un gioco che piace al Team Sky: Bernal fa l’andatura nelle fasi topiche e gli altri, da Nibali a Bardet a Dumoulin vi si accomodano. Una manna per lo squadrone britannico e le sue due punte. Così il ds Nicolas Portal prima della partenza: “La priorità resta quella di far vincere Froome, ma Thomas è un corridore in piena evoluzione. E senza dimenticare Egan Bernal…�. Interpretazione: ordini di scuderia chiari, ma insomma, se non proprio un pensiero, almeno una sfumatura all’alternativa si coglie.
 
Veniamo al ciclismo alla rovescia. Eroi a sorpresa due uomini da classica. La vittoria va al francese Julian Alaphilippe: in una carriera ancora abbastanza giovane, una Freccia Vallone e secondi posti a Liegi, Lombardia e Sanremo. Basta per delinearne il profilo. Il prode Julian entra in una fuga molto numerosa (21 elementi), stacca tutti sul Romme, quindi prova l’ebrezza della cavalcata solitaria: “E’ una emozione incredibile, meravigliosa. Avevo sfiorato più volte questo successo e l’avevo sognato in diverse occasioni. Non potevo però immaginare di vincere così. Ieri sera avevo pensato di andare in fuga e oggi tutto è andato per il verso giusto”.
 
L’altro protagonista è lo sconfitto designato, che invece… Greg Van Avermaet resta in maglia gialla, pochi lo avrebbero detto in partenza. La sua presenza davanti ricorda in un certo senso l’azione di Claudio Chiappucci al Tour del 1990: tappa di Luz Ardiden. Il Diablo, in giallo e conscio di non avere chance nella crono finale, portò un attacco impossibile a LeMond e compagnia. Il Tour non lo vinse ma quel giorno, in cui tenne la maglia gialla per una manciata di secondi, divenne un simbolo di coraggio per i francesi. Van Avermaet (buona notizia anche per la Bmc dopo il forfait di Porte) si tiene stretta la gialla e aumenta anche il margine sui pretendenti di Parigi, impossibile fare meglio.
 
Giornata da protagonisti a sorpresa insomma. Per il resto, a parte la spettacolarità della salita in un luogo simbolo della resistenza al nazismo durante la Seconda Guerra Mondiale, Plateau des Gliéres offre un solo mini-brivido: la foratura di Chris Froome sullo sterrato. Lo squadrone britannico determina il ritmo, gli altri si adeguano non curandosi più di tanto dei fuggitivi. Davanti, oltre ai due già citati, c’è gente interessante come Taaramae, Gilbert, Sagan (che ottenuti i suoi obiettivi per la verde non tiene duro più di tanto), Calmejane.
 
Dietro la Movistar del trio Valverde-Quintana-Landa gioca in difesa, lo stesso fanno la Sunweb di Dumoulin e l’AG2R di Bardet. Nibali qualche segnale lo dà, mandando un luogotenente in avanscoperta E’ Ion Izagirre: una scelta preventiva, superata dalle strategia di giornata. Lo spagnolo fa la sua corsa chiudendo ottimo secondo. Ora la parola passa alla seconda alpina: due salite Hors Catégorie, arrivo in quota a La Rosiére. E’ ora che qualcuno dei big batta un colpo.

ORDINE D’ARRIVO
1. Julian Alaphilippe    (Fra, Quick Step Floors)  in 4h25’27”
2. Jon Izagirre          (Esp, Bahrain Merida)        a 01’34”
3. Rein Taaramae         (Est, Direct Energie)        a 01’40”
4. Greg Van Avermaet         (Bel)                    a 01’44”
5. Serge Pauwels             (Bel)                        s.t.
6. Lilian Calmejane          (Fra)                    a 02’24”
7. Daniel Martin             (Irl)                    a 03’23”
8. Primoz Roglic             (Slo)                        s.t.
9. David Gaudu               (Fra)                        s.t.
10. Geraint Thomas            (Gbr)                        s.t.
11. Romain Bardet             (Fra)                        s.t.
13. Adam Yates                (Gbr)                        s.t.
15. Chris Froome              (Gbr)                        s.t.
16. Tom Dumoulin              (Ned)                        s.t.
17. Alejandro Valverde        (Esp)                        s.t.
18. Nairo Quintana            (Col)                        s.t.
19. Vincenzo Nibali           (Ita)                        s.t.
20. Mikel Landa               (Esp)                        s.t.
34. Rigoberto Uran            (Col)                    a 05’59”
CLASSIFICA GENERALE
1. Greg Van Avermaet         (Bel, Bmc)        in 40h34’28”
2. Geraint Thomas            (Gbr, Sky)            a 02’22”
3. Alejandro Valverde        (Esp, Movistar)       a 03’10”
4. Jakob Fuglsang            (Den)                 a 03’12”
5. Bob Jungles               (Lux)                 a 03’20”
6. Chris Froome              (Gbr)                 a 03’21”
7. Adam Yates                (Gbr)                     s.t.
8. Mikel Landa               (Esp)                     s.t.
9. Vincenzo Nibali           (Ita)                 a 03’27”
10. Primoz Roglic             (Slo)                 a 03’36”
11. Tom Dumoulin              (Ned)                 a 03’42”
13. Rafal Majka               (Pol)                 a 04’02”
14. Romain Bardet             (Fra)                 a 04’11”
16. Nairo Quintana            (Col)                 a 04’29”


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml


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