ROMA – “In Formula 1 non si parla di individuo, ma di gruppo completo. Questa è una macchina che è stata progettata l’anno scorso, nella quale ero con loro, però non è la mia vettura, è la vettura della Ferrari“. Mattia Binotto ha parlato così della SF-23, la monoposto presentata da Ferrari per il Mondiale 2023 di Formula 1. Ospite del Panathlon Club di Parma, l’ex team principal del Cavallino ha commentato l’arrivo della nuova vettura di Maranello, svelata martedì 14 febbraio nella cornice di Fiorano e scesa subito in pista.
Macchine e piloti
“Per vincere occorre sempre avere la macchina migliore. Il pilota fa la differenza per gli ultimi due decimi in pista – ha aggiunto Binotto -. Fa la differenza per il talento, la capacità di guida e la mentalità. Perché un pilota deve avere quel carisma che spinge tutta la squadra a continuare a migliorarsi. In fondo è un protagonista nella squadra, è una delle persone più importanti, perché parla con i giornalisti, con la presidenza, con tutti i suoi meccanici, con la squadra. Quindi io penso che un pilota fa sì la differenza in pista, ma anche nella capacità di coltivare e migliorare la mentalità del team”.