ARRIVA LA BRIGNONE ED È SUPER-PAOLINI A COURMAYEUR
Una grande partita, la più bella del torneo, in un clima effervescente, ha regalato a Jasmine Paolini la semifinale al Courmayeur Ladies Open – Cassina Trophy. Giocando un match di altissima qualità, la toscana ha superato Dayana Yastremska col punteggio di 6-4 7-6 e adesso sogna, per davvero, di arrivare in fondo. L’ucraina è partita in quarta, tirando un vincente dopo l’altro, ma Jasmine è stata bravissima a contenere le sue bordate e farle giocare tante palle, favorendo un gran numero di errori. Il colpo che più di tutti ha dato una mano a Jasmine è stato il servizio: non lo ha mai perso, concedendo solo due palle break. “Non ricordo l’ultima volta che mi era successo!” ha detto con un sorriso largo così, per poi farsi seria. “Ho lavorato moltissimo su questo colpo, sono lieta che adesso mi stia dando una mano, dandomi fiducia anche sulle superfici diverse dalla terra battuta. In precedenza, quando scendevo in campo sul cemento, partivo un po’ abbattuta. Adesso non è più così”. Velocità di braccio, di gambe, riflessi e un dritto di grande qualità sono le armi di una Paolini che sta rispettando quanto diceva a inizio carriera, quando sosteneva che l’altezza (non arriva al metro e sessantacinque) non sarebbe stata un problema. Il traguardo delle top-50 è sempre più vicino, ma forse il limite si può spostare ancora più in alto. Il primo set è stato deciso da un break al nono game, mentre nel secondo le due sono rimaste on serve fino al tie-break. A quel punto, la Paolini ha mantenuto il suo standard mentre l’avversaria ha commesso qualche errore di troppo. Polemica nel finale: la Yastremska si era riavvicinata dal 6-2 al 6-4, e sull’ultimo punto del match un colpo dell’italiana (verosimilmente fuori) non è stato chiamato dal giudice di linea, senza che l’arbitro Miriam Bley facesse overrule. La Yastremska è andata via inferocita, il suo coach era ancora più arrabbiato. Un episodio – di cui la Paolini non ha alcuna colpa – che non sminuisce in nessun modo la prestazione dell’azzurra, stimolata dalla presenza in tribuna di Federica Brignone, super-campionessa di sci alpino (ha vinto la Coppa del Mondo nel 2020, prima italiana di sempre), incontrata qualche ora prima del match. Per Jasmine tanti sorrisi e l’affetto di un pubblico decisamente numeroso, che ha fatto registrare il sold out (compatibilmente ai limiti della capienza). In semifinale (secondo match dalle 16), Jasmine se la vedrà con Donna Vekic, già battuta due mesi fa a Cincinnati. “Mi aspetto un match sia tattico che fisico, con scambi lunghi e impegnativi” ha detto la toscana, che ha nuovamente chiamato a raccolta la gente di Courmayeur.
CLARA TAUSON INTERROMPE LA STRISCIA DI ANN LI
In precedenza, il derby delle giovanissime era andato a Clara Tauson. La giovanissima danese (classe 2002) si è imposta in rimonta su Ann Li, reduce dal successo a Tenerife. Per la prima volta, l’americana ha dato segni di cedimento dopo due settimane ad alta intensità. È finita 3-6 6-4 6-2 per la Tauson, che peraltro si era innervosita nel cuore del secondo set, quando un suo servizio (nettamente fuori, come evidenziato dalla TV) non era stato chiamato e, distratta, ha sbagliato il colpo successivo. Lunghe proteste le hanno fatto perdere la concentrazione, ma è stata brava a ritrovarla in tempo. Per lei è la 19esima vittoria di fila al coperto dopo i successi ad Altenkirchen (ITF) e ai WTA di Lione e Lussemburgo. “Non c’è un motivo particolare per cui gioco così bene indoor – ha detto – semplicemente sono cresciuta in Danimarca, dove fa molto freddo e si gioca soprattutto al coperto, così ho sviluppato caratteristiche tecniche adatte a questi campi”. Sulla partita, ha fatto i complimenti alla Li per il primo set (“Mi ha tirato molti vincenti e ho avuto paura di perdere nettamente, anche se ho continuato a lottare”) mentre sulla semifinale contro la Samsonova dice: “Abbiamo già giocato una volta a Charleston, mi aspetto una partita con tanti colpi vincenti, siamo entrambe giocatrici potenti e aggressive”. Il precedente sulla terra verde americana dice 6-3 6-3 per la Tauson, ma oggi è davvero difficile individuare una favorita.
L’aria del Monte Bianco ha rigenerato Donna Vekic, che centra a Courmayeur la sua prima semifinale del 2021. “Ogni tanto bisogna cambiare altitudine” ha scritto su Instagram. Semifinale anche per Liudmila Samsonova, il cui tennis dirompente sta schiacciando le avversarie. “Le condizioni mi piacciono, penso che si veda”
“Si torna sempre dove si è stati bene”, recita una nota canzone. A giudicare da quello che pubblica sui suoi account social, Donna Vekic potrebbe diventare una frequentatrice abituale di Courmayeur. Si è fatta fotografare a passeggio per il centro storico, poi in visita sul Monte Bianco, infine ha ringraziato il torneo per l’ospitalità. “Mi sto davvero godendo questa settimana, l’impianto è bello, ci sono ottime persone, poi l’ambiente qui fuori è fantastico, siamo circondati dalle montagne… è davvero un’esperienza piacevole” ha detto la croata dopo avere centrato la semifinale al Courmayeur Ladies Open – Cassina Trophy (235.238$, Mapei indoor). Un match giocato con grande attenzione contro Xinyu Wang, domata con un doppio 6-4. Terza cinese in tre partite, ma diversa rispetto alle precedenti. La Wang è potente e aggressiva, dunque avrebbe potuto mettere in crisi una Vekic che ha qualche cavallo di potenza in meno. “Vero, lei è molto diversa rispetto alla Zheng – dice la Vekic – il mio compito era quello di farle giocare più palle possibili, magari farla muovere e poi attaccare non appena si presentava la chance”. Missione compiuta: nel primo set le è bastato un break in avvio, approfittando di un’avversaria ancora contratta. Più lotta nel secondo: scambio di break nei primi due game, poi lo stacco decisivo è arrivato nel quinto gioco. La Vekic ha poi mostrato grande classe al momento di chiudere: la Wang ha avuto una palla break per il 5-5, ma la croata l’ha cancellata con una splendida smorzata, colpo praticamente inutilizzato fino ad allora. Sulla parità, poi, è venuta a prendersi il punto a rete. In questo modo ha spento le ultime speranze della cinese e ha potuto esultare con il suo staff: la gioia è comprensibile, visto che si tratta della prima semifinale di un tribolato 2021, in cui è stata a lungo ferma dopo gli ottavi colti in Australia. Dopo il rientro, il suo miglior risultato erano stati i quarti a Birmingham. Forte di una notevole personalità e ambizioni che non si vergogna a mostrare, potrebbe rilanciare la sua carriera proprio da Courmayeur. “A volte hai bisogno di cambiare la tua altitudine” ha scritto su Instagram prima di scendere in campo. A quanto pare, la svolta tanto attesa sembra finalmente arrivata.
LIUDMILA SAMSONOVA VA DI FRETTA
La croata non è l’unica a godersi il Monte Bianco: ha centrato un posto in semifinale anche Liudmila Samsonova, il cui tennis super-aggressivo sembra perfetto per la resina Mapei del Courmayeur Sport Center. Tanto timida e di poche parole fuori dal campo, quanto scatenata quando deve spingere a tutta forza con la racchetta. La sua prima si servizio tocca i 190 km/h, ma non ne ha avuto troppo bisogno nel match contro Anna Kalinskaya. Quest’ultima viene da un ottimo momento di forma, ma sin dai primi game si è capito che non ci sarebbe stata storia. Già sul 2-1 si è fatta trattare per un problema al tallone della gamba sinistra, e in effetti è parsa poco reattiva negli spostamenti. Risultato? Un netto 6-1 6-2 che spinge la Samsonova in semifinale. La ragazza di Olenegorsk non ha ancora perso un set, e le sue avversarie non hanno mai raccolto più di tre game in un singolo parziale. A Courmayeur è accompagnata da Alessandro Dumitrache e dal preparatore atletico Umberto Ferrara, mentre coach Daniele Silvestre la segue in remoto dopo una stagione lunga e intensa. “Le condizioni di gioco sono perfette per il mio tennis e penso che si veda – dice la Samsonova – oggi la mia avversaria non era al 100%, ma io ho avuto il merito di restare sempre concentrata e non le ho concesso nulla”. Durante il medical time out della Kalinskaya, “Liuda” ha tirato una decina di servizi per non perdere il ritmo. Adesso sfiderà la vincente della baby-sfida tra Tauson e Li. “Ma lascerò guardare il match al mio staff, solitamente non guardo le partite delle mie avversarie. Al massimo ogni tanto do un’occhiata su internet”. La sensazione è che questa Samsonova possa mettere in difficoltà Igor Andreev, capitano della Billie Jean King Cup russa, che l’ha convocata per le Finals della prossima settimana. Le sue compagne (Pavlyuchenkova, Kasatkina, Kudermetova e Alexandrova) sono meglio piazzate di lei in classifica, ma non sarà semplice tenere fuori una Samsonova così. Per adesso, tuttavia, la sua mente è esclusivamente su Courmayeur. E sulla regione che l’aveva accolta da bambina.
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