Suraci, Guerrini e Fanuli commentano la sconfitta a Cantù

Arriva uno stop per la Conad, il match a Cantù finisce 3-0 per la Campi Reali. Una sconfitta dura per i granata che hanno provato a lottare durante tutto il match ma hanno visto trionfare i canturini, adesso la scalata verso la salvezza si fa sempre più complicata.

Mancano solo quattro partite alla fine del girone di ritorno e quindi solo quattro chance per i reggiani di racimolare quanti più punti possibili per avanzare in classifica, che al momento vede la Conad ferma a 19 punti al tredicesimo posto, sopra c’è Porto Viro a 24 punti, segue Macerata a 15 punti, mentre l’ultima della classe Palmi resta ferma a 15 punti. Domenica al PalaBigi si vedrà lo scontro diretto tra Reggio Emilia e Porto Viro.

Francesco Guerrini, schiacciatore della Conad: “Sicuramente ci è mancato un po’ di cinismo nei punti decisivi. Abbiamo incontrato una squadra ben attrezzata, che ha fatto davvero bene in difesa. A noi sono mancati, soprattutto negli ultimi punti, personalità e carattere, che è quello che serve per portare a casa il match, infatti alla fine a fare risultato è stata Cantù”.

Antonino Suraci, schiacciatore granata: “Questa sera non ce la siamo del tutto giocata, altrimenti non avremmo perso 3-0. Oggi non sono andate tante cose, non possiamo permetterci di prendere sistematicamente punto quando costringiamo gli avversari a giocare palla alta. C’era tanta confusione in campo, abbiamo sicuramente da lavorare in settimana, questa sera comunque ci sono stati alcuni spunti. Mancano quattro partite e dobbiamo vincerle, non abbiamo scuse”.

Fabio Fanuli, primo allenatore reggiano: “È stata una serata non positiva per noi. Dispiace perché avevamo approcciato bene la gara e alla fine del primo set ci siamo complicati il nostro gioco. Dopo il primo set ci siamoinnervositi e non siamo rimasti lucidi per pensare a ciò che avevamo stabilito. Abbiamo pagato tanto in fase break, troppi errori in battuta, ma anche in difesa: spesso siamo nella posizione giusta, ma non riuscivamo a tenere la palla. Quando i set si chiudono come l’ultimo ai vantaggi ogni palla fa la differenza. Adesso navighiamo a vista, nel senso che continuiamo a credere in quello che stiamo facendo, essendo comunque realisti. Noi comunque continueremo a lottare fino in fondo”.


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