Raduno alla VHV Arena: i rinoceronti si mettono in marcia

Si parte. Il Belluno Volley ha mosso il primo passo nella stagione 2025-2026: la quinta in Serie A3 Credem Banca. Alla VHV Arena, agli ordini di coach Marco Marzola e del suo staff, il gruppo si è radunato: al completo? Quasi. Perché mancavano due atleti impegnati con le rispettive Nazionali: il giovane Gabriel Marini Da Costa, nell’orbita azzurra del beach volley. E l’austriaco Alexander Berger. 

CURIOSITÀ – Marzola è pronto a salpare verso una nuova avventura: «C’è un mix tra curiosità e voglia di iniziare a conoscere e a costruire la squadra. Nelle prime settimane, svolgeremo prima dei test, poi alterneremo palestra, con sedute arricchite dai pesi, e piscina. Ovviamente, la parte principale sarà sempre dedicata al lavoro con la palla». 

STAFF – Rinnovata la rosa? E pure lo staff: «Rispetto alla scorsa stagione, sono due i nuovi componenti. A cominciare da Andrea Masotti: ha smesso di giocare solo da pochi mesi ed è un ragazzo giovane, con tanta voglia di intraprendere questo percorso. Ho molta fiducia in lui, anche perché starà sempre con me in palestra. In più, avendolo già allenato, conosce alla perfezione la nostra metodologia, dal punto di vista tecnico e tattico, nelle sedute infrasettimanali e in partita. L’altro è Matteo Lunati che svolgerà il ruolo di scoutman: con lui, di fatto, collaboro da quando faccio l’allenatore. È una persona con un’innata predisposizione al lavoro e vanta un ampio bagaglio di conoscenze».

ORCHESTRA – Al coach spetta il compito di armonizzare un’orchestra variegata, tra veterani del calibro di Giannotti o Berger, e quattro esordienti in terza serie come Marini, Bortoletto, Michielon e Tosatto: «Per prima cosa, i ragazzi al debutto in A3 dovranno prendere subito esempio dagli atleti più esperti, ma senza snaturarsi. Anche perché sono convinto che un po’ di “energia” giovane faccia bene a qualsiasi squadra. Non ho dubbi: lavorare con gruppi misti, in termini di età, è la cosa migliore». 

SPETTACOLO – Marzola ha ricaricato le pile e non vede l’ora di rituffarsi nell’annata sotto rete: «La maggior parte dell’estate l’ho trascorsa lavorando in un camp di pallavolo o al mare con gli amici e la mia fidanzata. In più – sorride – purtroppo o per fortuna, ho tagliato il traguardo dei 40 anni: di conseguenza, ho dovuto organizzare una festa». Su il sipario, lo spettacolo del grande volley può cominciare. Anche all’ombra delle Dolomiti: «Oltre all’esperienza della scorsa stagione, c’è la consapevolezza di aver allestito, insieme alla società, una squadra molto competitiva». 

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