Di rientro dai Mondiali U21, con una medaglia d’argento al collo e il titolo di Vicecampione mondiale in bacheca, Coach Mario Di Pietro si è già rituffato nel mondo della Tinet Prata. L’allenatore ha già diretto le prime sedute e si è confrontato col suo staff per capire lo stato di avanzamento lavori di questa nuova Tinet.
Ennesima estate impegnativa per te con le nazionali azzurre. Però comunque la grande soddisfazione di un argento mondiale. Ci racconti come hai vissuto questa manifestazione e cosa ti ha lasciato a livello sportivo e personale?
“Il mondiale è stata una manifestazione bellissima, con ventiquattro squadre partecipanti che veramente rappresentavano tutto il globo. Eravamo tutti nello stesso albergo e questa umanamente e logisticamente è stata una cosa bellissima. Gli impianti in questo imponente centro sportivo cinese si raggiungevano a piedi e questo ci ha permesso di giocare contro tante squadre e guardare anche tantissime gare. L’estate è stata impegnativa ma di grandissima situazione”
Più la soddisfazione di essere vicecampioni mondiali o l’amarezza per aver interrotto il percorso all’ultimo atto?
“Sicuramente più la soddisfazione perché questa squadra che ha raggiunto l’argento nelle passate manifestazioni non aveva mai fatto così bene. Dunque siamo felicissimi del risultato. Se ci avessero detto che questo gruppo avrebbe vinto una medaglia ci avremmo messo la firma. Chiaramente quando ti giochi la finale la vorresti sempre vincere e alla fine, se perdi, c’è amarezza. Ma poi, a mente fredda, prevale la soddisfazione per il lavoro fatto quest’anno”.
Ti sei già rituffato nell’ambiente Tinet. Cosa porti in gialloblù della tua estate azzurra?
“Mi sono rituffato in Tinet con grandissimo entusiasmo. L’insegnamento più grande di quest’estate è che il lavoro paga sempre. Non una novità, ovviamente lo sapevo già, ma è stato il segno distintivo di questa estate azzurra. Con i giovani infatti eravamo partiti decisamente male, con un livello di gioco non buono che ci ha fatto perdere le qualificazioni europee con l’Ucraina e anche le prime amichevoli con il Giappone. Poi lavorando con grande impegno e costanza siamo migliorati. Lavorando bene si migliora e questa conferma la voglio portare a Prata”
La squadra ha mantenuto lo zoccolo duro della scorsa, splendida stagione. E’ cambiato parte dello staff e ci sono alcuni innesti che devi ancora imparare a conoscere. Come hai trovato il gruppo nei primi allenamenti che hai potuto condurre e cosa ti ha stupito positivamente? Come sono le dinamiche di lavoro col nuovo staff?
“Abbiamo cambiato alcuni giocatori e sono curioso di vederli all’opera sia in allenamento che nelle fasi di gioco del nutrito programma di amichevoli ed allenamenti congiunti che abbiamo predisposto. E’ vero che parte dello staff è cambiato, ma la maggior parte è stata riconfermatissima e con Nicola Baldon c’è un rapporto professionale di lunga data. Con Lorenzo Maggio sto iniziando a conoscermi, ma sono processi naturali. Il lavoro fatto in mia assenza è stato ottimo e credo siamo già avanti su molti punti. Con lo staff stiamo veramente lavorando benissimo e dobbiamo continuare in questa maniera”.
Mercoledì ci sarà già una fase di gioco interessante con la squadra slovena del Calcit. Quali sono le tue aspettative per questo primo allenamento congiunto? Dove sarà posto il focus tecnico?
“Ci saranno sicuramente tante cose da vedere, sistemare e rodare. Sono ovviamente curioso di capire cosa potranno dare i nuovi arrivati a questa squadra. Il focus, vista la fase della preparazione, sarà incentrato sull’ordine, sulla gestione della palla alta perché ci stiamo lavorando molto in questa fase. Non mancherà l’attenzione sulla fase di battuta e ricezione che è un cardine del nostro gioco.”
Il campionato di A2 si annuncia sempre più tosto ed impegnativo. I pronostici estivi lasciano spesso il tempo che trovano, ma se dovessi fare un rapido excursus sui roster delle varie squadre, chi avrebbe, secondo te i favori del pronostico?
“Fare i pronostici non mi piace molto perché, in genere, la carta dice una cosa e spesso il campo ne dimostra altre. E’ parere di molti che due squadre favorite possano essere Taranto ed Aversa per il grande mercato fatto. A parer mio Brescia, Porto Viro e Siena sono eccellenti squadre e anche Pineto e Ravenna hanno fatto inserimenti di grande qualità. Anche Macerata è interessante, ma non vorrei fare torto a nessuno perché vedo veramente tutti i partecipanti di alto livello. Anche noi lo scorso anno non eravamo dati per favoriti e poi siamo arrivati a vincere la regular season. La somma dei singoli non fa la squadra. Noi contiamo di ripetere una grande stagione, anche se sappiamo che riconfermarsi non è mai semplice”
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