La Romeo Sorrento raccontata dal TM Vincenzo Mosca

La stagione fantastica della Romeo Sorrento può ben essere raccontata solo da chi l’ha vissuta dall’interno ed allora, a conclusione dell’attività agonistica 2024/25, abbiamo intervistato il nostro team manager Vincenzo Mosca:

Partiamo dalla fine, il 18 Maggio 2025 è caduto l’ultimo pallone, che stagione è stata per la Romeo Sorrento?
Beh, raccontare questa stagione è impossibile, le emozioni e le sensazioni vissute da febbraio ad oggi sono qualcosa di incredibile, mai nessuno di noi avrebbe pensato ad un epilogo del genere, un triplete che entra di diritto nella storia della pallavolo italiana e ancor di più nella storia della pallavolo campana e della penisola sorrentina. È stata una stagione dove fin da quando ci siamo conosciuti il primo giorno si percepiva nell’aria un’empatia mai vista, sembrava che già ci conoscessimo tutti da tempo, e su queste basi abbiamo costruito un gruppo eccezionale, fatto prima di uomini e poi di grandi professionisti.
Come team manager tu sei il collante tra la società ed i ragazzi, che stagione è stata per te?
Sotto questo punto di vista è stata una stagione bellissima e allo stesso tempo molto intensa, ho cercato di mettere a proprio agio tutti i ragazzi assecondando sempre le loro richieste, cose che ho sempre fatto ogni anno a prescindere dai risultati del campo, mi sono sempre dato come obiettivo di dover lasciare il miglior ricordo possibile della Folgore nella testa dei ragazzi che l’anno successivo prendono altre strade.
Dal punto di vista organizzativo invece meglio non rispondere, è stata una stagione che mi ha segnato, senza dubbio mi ha fatto crescere, ma allo stesso tempo, avendo il grande difetto di essere maniacale nelle cose che faccio, cercare di far funzionare tutto al meglio è stato davvero duro ed estenuante, d’altronde però non ho nessun rimpianto, dovevo essere anche io allo stesso livello della squadra.
Quale ragazzo ti ha particolarmente colpito?
Beh, sarebbe scontato per chiunque dire Stefano Patriarca ma per me davvero è stato lui, senza nulla togliere a nessun altro componente della squadra, un uomo eccezionale, sempre disponibile, pronto a trovare le parole giuste nei momenti difficili, il primo ad arrivare in palestra e l’ultimo ad uscirne, l’atleta disposto a soffrire in campo pur di raggiungere l’obiettivo prefisso, insomma il capitano che tutti vorrebbero. A tal proposito ci tengo a ricordare un episodio che serva da sprone ai ragazzi che oggi si pongono come obiettivo di farsi strada nel nostro sport, dopo un infortunio alla caviglia patito durante un allenamento nella settimana prima della gara di Lagonegro, il sabato sera prima della stessa gara si è presentato da solo al palazzetto ad allenarsi pur di recuperare per essere in campo il giorno dopo.
Stagione stratosferica conclusasi con un triplete (Coppa Italia, Supercoppa, Playoff Promozione), 20 gare di regular season, 3 partite in Coppa Italia, 1 partita in Supercoppa, 10 sfide playoff. Quale partita non potrai dimenticare e quale azione hai ancora davanti agli occhi?
Scegliere la partita da non dimenticare di questa stagione è praticamente impossibile, da Gioia del Colle a Belluno passando da Longarone al Palavesuvio, sono state tutte gare di un livello e di uno spessore altissimo, ma mi farò trasportare dalle emozioni e quindi scelgo quella del primo trofeo alzato al cielo quest’anno, la finale di Coppa Italia di Longarone contro San Donà, quando è caduto l’ultimo pallone a terra che certificava la nostra vittoria non mi sono alzato dalla panchina, sono rimasto seduto a godermi i festeggiamenti dei nostri magnifici tifosi sugli spalti e dei nostri ragazzi in campo, è stato davvero un momento indimenticabile.
Per quanto riguarda invece l’azione che mi resterà per sempre davanti agli occhi non scelgo la bellezza ma l’efficacia, quindi senza dubbio il muro di Stan in gara 5 contro Belluno che ci ha regalato la Promozione in A2 sarà uno di quei momenti che ricorderò per tutta la mia vita.
Tu sei impegnato durante la stagione con i ragazzi ma ti occupi anche della preparazione della società alla stagione agonistica, che stagione sarà la prossima per la Romeo Sorrento?
Guarda, dire che non ci sto pensando sarebbe da stupidi ma dal momento in cui il presidente ha ufficializzato che la nostra società parteciperà al prossimo campionato di A2 stiamo lavorando alacremente tutti i giorni per creare le condizioni migliori ad affrontare il prossimo campionato che ad oggi rientra tra i dieci più importanti d’Europa. Non abbiamo nessuna intenzione di essere una semplice comparsa, andremo su tutti i campi d’Italia a vendere cara la pelle, le caratteristiche che dovranno accompagnarci saranno le stesse di quest’anno, le stesse che ci hanno portato a raggiungere grandi traguardi: MENTALITÀ, CONSAPEVOLEZZA e UMILTÀ.
A chi vuoi dedicare questa promozione ?
Mi sembra giusto e doveroso dedicare queste vittorie in primis alla mia famiglia che mi sostiene e mi accompagna in questa magnifica avventura, accettare di togliere tempo a loro per dedicarmi ad una mia grande passione non è da poco e avere la fortuna di poterla anche condividere insieme è un qualcosa davvero di eccezionale. Permettetemi però di fare anche una dedica speciale al nostro capitano Stefano Patriarca, durante la stagione ha vissuto un periodo tremendo che avrebbe abbattuto molti, mentre il nostro gigante buono ha avuto la forza e la determinazione di andare avanti e vincere anche per chi ora lo guarda fiero dall’alto.


Fonte: http://www.legavolley.it/rss.asp

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