Il Centro Diagnostico Italiano rafforza il legame con Allianz Milano diventando medical partner ufficiale della società del presidente Lucio Fusaro, protagonista anche nella prossima stagione nella SuperLega italiana e in Europa con la Coppa Challenge.
Una partnership che consolida la collaborazione già in atto per il quarto anno consecutivo e che ha portato nell’élite del mondo del volley nazionale l’esperienza di un’élite tra le realtà sanitarie.
Il Centro Diagnostico Italiano, attivo a Milano dal 1975, è oggi punto di riferimento con oltre duemila professionisti tra medici, tecnici, infermieri e impiegati, e più di 600mila pazienti seguiti ogni anno.
Guidato da settembre 2023 da Andrea Mecenero, il CDI prosegue il percorso di crescita puntando su prevenzione, diagnosi e cura in un network che abbraccia diverse province lombarde. Lasciamo però che sia proprio l’amministratore delegato del Centro Diagnostico Italiano a parlarci del rapporto tra sport e salute, dell’importanza della prevenzione e del nuovo ruolo di medical partner di Allianz Milano, con le iniziative che comporterà questa collaborazione per i tesserati e i supporter di Powervolley.
Dottor Mecenero, cosa significa il passaggio da semplice partner a medical partner di Allianz Milano?
Dal nostro punto di vista si tratta di una maggiore presa di coscienza dopo quattro anni di collaborazione tra CDI e Powervolley. Da grande appassionato di sport, dall’anno scorso mi sono avvicinato maggiormente alla pallavolo anche a livello personale. Le nostre due realtà condividono passione, entusiasmo e voglia di crescere. Come azienda abbiamo l’ambizione di fare bene quello che facciamo. La nostra filosofia è che, se possiamo, mettiamo i nostri servizi e il nostro know how a disposizione dei partner. Un ruolo che va oltre a un semplice sponsor. Da qui nasce il nuovo accordo come medical partner, che riguarda attività di diagnostica, prevenzione ed eventuale cura. Ovviamente senza imporre nulla alla società sportiva, che già si avvale di eccellenti professionisti dal punto di vista medico e sanitario. Noi cerchiamo di chiudere un cerchio virtuoso.
Già Ippocrate sosteneva che “il movimento è medicina”, per i Romani “mens sana in corpore sano”. Come si declina oggi il rapporto tra sport e salute? E come vede il ruolo del Centro Diagnostico Italiano nello sport e, più in generale, nella promozione della salute tra i giovani e i meno giovani?
Si tratta di un argomento molto vasto. Da sempre, come CDI, abbiamo sposato il concetto di salute declinato non solo nella diagnosi e nella cura, ma soprattutto nella prevenzione e nel benessere psicofisico. Dal novembre 2023, l’articolo 33 della Costituzione italiana recita: «La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme». Lo sport ha un valore educativo fondamentale e come azienda sanitaria non ci possiamo limitare alla prevenzione e alla diagnosi della malattia. Dobbiamo essere promotori di un cambiamento culturale che porti al benessere psicofisico a 360°. In questa direzione, lo sport è la migliore medicina. La relazione tra attività fisica e benessere è evidente. Guardi, stavo proprio leggendo l’estratto di una recentissima pubblicazione scientifica del New England Journal of Medicine: mette in relazione l’esercizio fisico e il cancro al colon-retto. Sa che i pazienti affetti da cancro che praticano regolarmente esercizio fisico hanno il 30% in meno di recidive e di mortalità, indipendentemente dalle cure intraprese?
I giocatori della squadra si sottopongono ogni anno ai test medici presso le vostre strutture. Spesso siete voi a intervenire con la diagnostica in caso di infortuni. Quale fotografia emerge sullo stato di salute degli atleti professionisti di pallavolo?Mi sono appassionato al volley anche per i gesti di questi grandi giocatori. Le qualità atletiche, la capacità di salto, la velocità, sono straordinarie. Tra i giocatori di Allianz Powervolley Milano apprezzo però anche gli ideali, la capacità di soffrire e di sacrificarsi. La consapevolezza di essere diventati dei modelli, degli esempi per tanti giovani. La promozione dello sport è un valore. Da parte nostra posso dire che il corpo umano è come una macchina: se facciamo manutenzione costante e, ai primi segnali, interveniamo con i correttivi, l’auto può tranquillamente arrivare a 300 o 400mila km. Se invece la trascuriamo, ignorando i freni da cambiare o i primi scricchiolii, a 150mila km l’auto sarà da rottamare. La prevenzione nello sportivo è simile a questo schema. Chi fa sport non deve sottovalutare gli acciacchi per pigrizia o paura: bisogna sempre “mettere in bolla” la macchina.
È vero che state lavorando a un progetto interamente dedicato allo sport? Di cosa si tratta e a chi sarà rivolto?Sì, quest’anno, anche in virtù del rinnovo della partnership con Powervolley Milano, vorremmo lanciare un progetto dedicato allo sport, più visibile rispetto al passato. Vogliamo valorizzare risorse e strutture interne, inserendo anche nuove figure nel Centro Diagnostico Italiano, con l’idea che lo sportivo possa essere seguito nelle diverse fasi della sua vita. Da sempre svolgiamo certificazioni per l’attività sportiva agonistica e non agonistica. Con il singolo atleta possiamo ora effettuare un inquadramento funzionale, un check up dedicato all’atleta di ogni età e disciplina, per mettere a fuoco eventuali punti di attenzione, fragilità, in un programma di potenziamento e allenamento. Cerchiamo di individuare aree di debolezza e di gestirle, come nella manutenzione di una macchina di cui parlavo prima. La diagnosi precoce resta fondamentale anche nello sportivo. Il terzo tema del progetto Sport riguarda la capacità del CDI di intervenire in tempi molto rapidi. Abbiamo anche un efficiente servizio di day surgery, già ampiamente testato su atleti di ogni livello. Si tratta di un affiancamento a diversi gradi, per il top player e l’amatore. E vogliamo promuovere i nostri servizi dedicati a partire dai partner, estendendo la possibilità a tutti i tesserati e ai tifosi di Powervolley.
Marc Soler (UAE Team Emirates-XRG), Andrea Bagioli (Lidl-Trek), Jefferson Cepeda (Movistar Team), Nico Denz (Red Bull-Bora-Hansgrohe), Mikel Landa, Mauri Vansevenant (Soudal Quick-Step), Egan Bernal, Bob Jungels (Ineos…
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