MANTOVA – Divertirsi, divertire e rendersi protagonisti di una crescita costante, dentro e fuori dal campo. Questi gli obiettivi principali della Gabbiano Farmamed Mantova per l’annata 2025-2026, ben riassunti dal capitano Edoardo Gola in una recente intervista al quotidiano locale Gazzetta di Mantova.
Vero e proprio veterano dello spogliatoio (alla decima stagione in maglia Gabbiano), nonostante la ancora giovane età (è un classe ’99), Gola racconta le sue sensazioni dopo i primi allenamenti stagionali: «Ricordo quando toccava a me raccogliere i palloni a fine allenamento in palestra. Se penso che ora lo farà un classe 2010 (il giovanissimo Cremonesi, ndr) mi rendo conto che il tempo passa, ma che la voglia di essere protagonisti è sempre quella».
In casa Gabbiano Farmamed si è aperto un nuovo ciclo: «La sensazione è molto diversa rispetto allo scorso anno – prosegue Gola – tanto che mi sembra di aver cambiato club. Per diverse stagioni il gruppo è stato più o meno lo stesso, diretto dallo stesso allenatore. Guardo a questa stagione con grande curiosità. Ci sono tanti ragazzi giovani che hanno una gran voglia di far bene. Siamo solo all’inizio ma è incoraggiante».
Nuovo ciclo significa, automaticamente, nuovi metodi di lavoro: «Diverso è stato l’approccio alle persone, soprattutto perché ci sono un allenatore nuovo, che porterà idee diverse rispetto a Serafini o, ancor prima, a Guaresi. E ci sono nuovi compagni. Insomma, si è perso quell’atteggiamento abitudinario che ci caratterizzava».
«Dai primi allenamenti – racconta ancora Gola – Radici ci ha fatto capire di possedere una grande conoscenza del nostro sport. La carriera che ha fatto parla per lui e il suo bagaglio di conoscenze lo mette volentieri a disposizione di noi giocatori. Analitico e perfezionista, si sta focalizzando sui dettagli e, cosa mai scontata, sulla tecnica di base. E se qualcosa non è va come vuole, viene provato e riprovato finché non ci si riesce».
Con lo sguardo al futuro capitan Gola non dimentica le emozioni vissute col Gabbiano nel recente passato: «Devo ringraziare gli atleti che sono stati qui e, naturalmente Simone Serafini. Con loro sono stati raggiunti obiettivi impensabili. Difficile dire se avremmo potuto ottenere di più. Sarei felice a fine stagione di aver trovato un’identità di gruppo e messo in pratica un progresso delle nostre capacità individuale e di squadra. Ovvero ciò che ci è un po’ mancato in tutte le nostre ultime stagioni».
Ufficio stampa Gabbiano Farmamed Mantova – [email protected]
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