Flavio Morazzini, libero… di sognare: “Sono un grande agonista in campo, ma anche fuori”

La benedizione l’ha ricevuta direttamente da uno come Simone Di Tommaso, suo allenatore e scopritore di talenti di qualsiasi natura e di qualsiasi disciplina, che a Pineto ha lasciato che Flavio Morazzini sbocciasse in tutta la sua essenza di romanità e in tutto il suo essere romanocentrico. Come è ovvio che fosse, i numeri gli hanno dato ragione e Morazzini figura oggi come uno dei volti più interessanti e ambiziosi della serie A2, in un anno di grazia, nel quale non è tanto il risultato di squadra a contare, quanto ciò che i singoli sono stati in grado di dimostrare. E fra questi Flavio ha certamente la lente di ingrandimento puntata addosso:

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Il rammarico per i playoff c’è?

Ripartiamo per un attimo dai suoi esordi. Da Villa Gordiani a Roma, dove nasce, a Villa Reale a Monza, dove comincia la sua ascesa. Come ci arriva un pallavolista romano alla corte del Vero Volley?

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Gli esordi sono targati?

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L’esperienza di Monza come la cataloghiamo?

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A Pineto si respira la stessa aria.

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Dicono che lei sia molto competitivo. Un po’ molto romano in questo.

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Il sogno?

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Il tecnico Di Tommaso dice che lei diventerà qualcuno.

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Di Roberto Zucca

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