Domotek, l’esordio da sogno di Simone Rigirozzo

Il giovane centrale si racconta dopo la grande vittoria contro Campobasso: “Emozione bellissima, ho vissuto un sogno. Mantenere la testa bassa e lavorare sodo è la mia strada”.

REGGIO CALABRIA – Un esordio in casa con il palazzetto che esplode. Non è un battesimo qualsiasi, quello di Simone Rigirozzo, giovane centrale della Domotek Volley Reggio Calabria. E lui, quella tensione, non l’ha pagata. Anzi, l’ha trasformata in carburante per una prestazione di personalità, contribuendo al netto 3-0 sulla coriacea Campobasso, arrivata a quella sfida a punteggio pieno con un secco tre su tre. Al termine della gara, le sue parole tradiscono ancora l’emozione di un ragazzo che ha realizzato un sogno.
“Sì, esatto, questo è il mio primo esordio ufficiale in casa e sono molto contento”, esordisce Simone, con un sorriso che parla da solo. “All’inizio ero molto emozionato perché… eh, non è da tutti fare un esordio in questo campo, eh, pieno di tifosi. Sono stato emozionato nel vivere tutto questo, non è scontato. Ed è stata un’emozione bellissima, ho avuto i brividi i primi momenti. Poi mi sono calmato grazie anche all’aiuto della squadra e sono andato avanti”.

“È stata una partita molto intensa – analizza Rigirozzo – perché sapevamo appunto che Campobasso veniva qua in battuta e aveva voglia di vincere. Noi siamo stati bravi comunque a reggere la botta degli avversari e siamo riusciti, anche avendo dei cali, a concludere la gara 3-0 a nostro favore. L’impegno e l’intensità sono state altissime, anche se a volte siamo calati un po’. Ma è normale, una partita non può essere ovviamente espressa al 100% sempre. Siamo stati bravi però a risalire”.

E poi, non può mancare un pensiero per il tifo, “Opinione sul pubblico? Beh,avevo immaginato che fosse così”, confessa. “Poi ovviamente… ho vissuto proprio il sogno. Mi è piaciuto veramente tanto l’atmosfera e tutto tutto il palazzetto, poiché era la mia prima volta in casa a giocare”.
In chiusura, uno sguardo al futuro, ma con i piedi ben piantati per terra. Niente sogni ad occhi aperti, solo tanto lavoro. “Progetti per il futuro? Beh, progetti per il futuro già li avevo svelati”, dice con modestia. “Però comunque mi concentro sul mantenere la testa bassa in allenamento, lavorare e fare bene tutti i giorni perché questo è l’importante. E farsi trovare sempre pronto, quindi accogliere anche ogni occasione che ho”.

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