Andrea Baldi, figlio di Giorgio: “Volevo fare calcio. Per fortuna ho ascoltato mio padre”

Lo vedo festeggiare settimane fa per la Coppa Italia. Lo rivedo alzare la Supercoppa, buttarsi per terra in mezzo ai lustrini del palazzetto dopo aver battuto in una finale senza storia quel San Donà che avevano battuto 3-0 solo un mese fa nella prima battaglia e festeggiare. Lo guardo e penso a quanto suo padre Giorgio sia fiero di lui, e quanto, se fosse toccato a lui, avrebbe gioito e fatto meno rumore, perché se sei il Baldi del 1994, e stai scrivendo un pezzo della storia della pallavolo sarda e di un paese come Sant’Antioco, lo fai con l’aria algida di chi ha eseguito i compiti alla perfezione, ma il carattere così austero e l’aria impenetrabile ti impediscono la ricreazione. Invece Andrea Baldi, ventuno anni dopo è ciò che ero io quando appena dodicenne, andavo a squarciagolare per suo papà che era un mostro di bravura. Andrea ha gli occhi di papà, ma ha la mia stessa visione del mondo, ossia quella di chi deve godere di ogni ‘frame’ della sua vita, caricare il fiato di tutta l’aria che ha a disposizione e urlare ai quattro venti o controvento. 

In una Romeo Sorrento di cui non si può non scrivere bene, piena di storie che fanno la storia di questa stagione, Andrea è una perla rara che si conquista anche rischiando di farlo arrossire, quando lo si riempie di complimenti a cui forse uno come lui non si abituerà mai, o raccontando ciò che si vede fuori dal campo, quando finalmente questo venticinquenne alla sua quarta stagione in serie A ha messo in valigia una finale playoff con Bergamo e una stagione in Superlega con Catania, prima di approdare nella Romeo in cui tutte le ciambelle sembrano uscire col buco e con la glassa.

Perché ha cominciato così tardi?

Suo padre è un giocatore al quale io da tifoso e da isolano sono molto legato (Giorgio Baldi n.d.r., ex centrale fra gli altri di Gabeca e Banca di Sassari). Che ingombro significa avere un papà così severo, ma così lungimirante?

Un anno in cui su due trofei in palio, lei li ha vinti entrambi. 

Siamo alla semifinale promozione. Sorrento e Altotevere sono in parità. Decisiva gara tre.

Il gruppo della Romeo. È tutto?

Quindi guardando indietro a Catania in A1 o a Bergamo in A2, nessun rimpianto di non essere lì?

Di Roberto Zucca

Articoli recenti

  • Tennis

Tutto il Tennis ATP e WTA in TV e Streaming nella stagione 2026

Nella stagione 2026 la maggior parte dei tornei saranno trasmessi sui canali Sky Sport (e in streaming su NOW) con…

31 Dicembre 2025
  • Tennis

I Challenger 175, trampolino verso l’élite

Nel 2025 i tornei ATP Challenger 175 hanno confermato il loro ruolo di autentico trampolino di lancio verso i palcoscenici…

31 Dicembre 2025
  • Tennis

Da Davidovich a Carabelli: a caccia del primo titolo ATP nel 2026

Un buon ranking non basta. La classifica è figlia dei risultati, ovviamente, ma la vittoria in un torneo ATP è…

31 Dicembre 2025
  • Basket

Trapani Shark, inibizione per il presidente Antonini e nuova penalizzazione: via altri 3 punti

Sanzionati il patron e il club, a cui erà già stato inflitto un -5 per irregolarità amministrative, che scende così…

30 Dicembre 2025
  • Basket

Caroli Hotels Basketball Cup, il basket giovanile nel cuore del Salento dal 2 al 6 gennaio

Un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di sport, giovani talenti e famiglie: ben 16 formazioni Under 14 in campo, divise…

30 Dicembre 2025
  • Tennis

ATP Brisbane, ATP Hong Kong, WTA Brisbane, WTA Auckland e United Cup sui canali Sky Sport e SuperTennis (2-11 gennaio 2026 – Novità di LiveTennis)

Cinque i tornei che verranno disputati da venerdì 2 a domenica 11 gennaio, due del circuito ATP, due del circuito…

30 Dicembre 2025