L’Intelligenza Artificiale, che piaccia o no, ormai è sulla bocca di tutti e sempre più usata in vari ambiti del quotidiano, dalla ricerca di informazioni alla organizzazione del lavoro, studio e quant’altro. Il progetto editoriale sul tennis “Painting the Lines” si è divertito a immaginare quello che sarà il ranking ATP di fine 2026 proprio interpellando l’IA, dando tante informazioni alla “macchina” su quel che è accaduto quest’anno e non solo. “Interesting, but not exactly bulletproof”, ossia interessante ma non proprio a prova di bomba la risposta ottenuta, la Top 10 al termine del 2026 dopo un’altra intensa annata di tennis. In questo modello elaborato dall’IA, il tennis italiano sarebbe ancor più forte con Jannik Sinner che scalza Carlos Alcaraz come n.1 ma anche altri due azzurri tra i primi dieci: Lorenzo Musetti (confermato tra i migliori, ma con un meno uno rispetto a quest’annata al n.9) e l’ingresso di Flavio Cobolli come decimo.
Le due più grandi sorprese sarebbero l’esplosione al massimo livello di Jakub Mensik, posizionato sesto, e di Joao Fonseca, grande promessa del Brasile all’ottavo posto a 20 anni compiuti. Out dai migliori invece Taylor Fritz, Jack Draper e anche Novak Djokovic (39enne a fine 2026). Zverev si confermerebbe terza forza del tour, seguito da Felix Auger-Aliassime, sullo slancio di una seconda parte di 2025 di grande spessore. Questo il ranking ipotizzato dall’IA secondo “Painting the Lines”.
Ovviamente questo è solo un gioco, ma può dare spunti interessanti su quello che potrebbe essere il bilancio di fine 2026. Che Djokovic possa effettivamente uscire dai migliori 10 è una possibilità concreta, ancor più se sceglierà di diradare ulteriormente le sue presenze sul tour cercando un’ultima chance di fare centro in uno Slam. Mensik è uno dei talenti più interessanti della sua generazione e dopo una stagione intera di apprendistato (e con Masters 1000 già vinto) potrebbe essere uno degli scalatori del ranking; come Fonseca, colpitore fenomenale carente solo in esperienza e in una condizione fisica sulla quale sta lavorando con grande attenzione. A cadere sarebbe Fritz, che dopo due anni da assoluto protagonista è ipotizzato in calo. Non Shelton invece, che si piazzerebbe come quinta forza al mondo con un +4 rispetto al suo ranking di fine 2025. Interessante la fiducia riposta dal computer in Cobolli: che le grandi prestazioni in Davis Cup abbiano impressionato anche il ChatGPT?
Marco Mazzoni
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