Learner Tien racconta il suo salto di qualità: “La gestione mentale è ciò che è migliorato di più”


La crescita di Learner Tien continua a ritmo sostenuto e il 2025 si sta rivelando l’anno della sua definitiva affermazione nel circuito. Dopo aver conquistato il primo titolo ATP della carriera a Metz poco più di un mese fa, il giovane statunitense non ha smesso di spingere sull’acceleratore, esplorando nuovi limiti sia in termini di risultati sia di classifica.

Alle ATP Next Gen Finals di Jeddah, il 20enne ha confermato il suo ottimo momento centrando la qualificazione alle semifinali grazie alla vittoria in quattro set contro Nicolai Budkov Kjaer, un successo che ha estromesso dalla corsa il talento spagnolo Rafael Jodar. Un passaggio del turno che certifica non solo la qualità del suo tennis, ma anche la solidità mentale raggiunta nel corso della stagione.

“È facile dire che sento di essere migliorato in generale, ma credo che il vero passo avanti sia stato nella gestione settimana dopo settimana”, ha spiegato Tien in un’intervista ad Arab News. “Saper gestire vittorie e sconfitte è uno degli aspetti più importanti. Il mio gioco è cresciuto in campo, ma direi che il miglioramento più grande è arrivato mentalmente, fuori dal campo, nel modo di affrontare le partite e tutto ciò che le circonda”.

Il 2025 è stato per lui un anno intenso, fatto di prime volte e di inevitabili difficoltà. “Ci sono stati momenti complicati, ma sono molto soddisfatto di come sono riuscito a reagire. Nonostante alti e bassi, sono rimasto piuttosto costante. A volte era tutto un po’ travolgente, ma allo stesso tempo emozionante, perché visitavo molti posti per la prima volta. Ho cercato di godermi l’esperienza”.

Non sono mancati i passaggi a vuoto, soprattutto lontano da casa. “Alcune settimane sono state dure, perdevo e poi mi spostavo in un altro posto che non conoscevo bene, magari perdevo di nuovo. Non ero abituato a stare così tanto tempo fuori casa, né a perdere così spesso in certi periodi”, ha ammesso con sincerità.

A fare la differenza, però, è stata la fiducia nei propri mezzi. “Ho sempre creduto di poter chiudere bene l’anno, soprattutto durante l’estate, quando attraversavo una fase negativa. Pensavo davvero di poter finire la stagione in modo molto positivo”. La superficie ha avuto un ruolo chiave: “Il cemento è naturale per me, mi sento a mio agio, e anche l’indoor è una superficie che mi piace molto. Sapevo di avere buone possibilità nella parte finale della stagione”.

Francesco Paolo Villarico


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/

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