Dopo l’epilogo del Roland Garros (e i tre championship point sciupati in finale) Jannik Sinner ritrova Carlos Alcaraz nella finale di Wimbledon. Angelo Mangiante ha seguito da Londra per Sky Sport gli allenamenti della vigilia e analizzato le possibili novità che vedremo in campo questa domenica (diretta dalle ore 17 su Sky Sport Uno, Sky Sport Tennis, Sky Sport 4K e in streaming su NOW)
IL MEGLIO DELLA VIGILIA
Rispetto e sana competizione. Si incrociano Sinner e Alcaraz prima dell’ultimo allenamento. C’è la finale da sogno che li attende. Si inseguono e si tirano la volata a vicenda. Si allenano sempre con più attenzione per mettere la testa davanti all’altro. God save the Queen, ma il Dio del tennis ci conservi a lungo anche questa meravigliosa rivalità. Gestita con intelligenza da entrambi. Anche nell’ultimo allenamento, in contemporanea su due campi diversi ma ad appena 50 metri di distanza.
Jannik ha preparato la finale puntando sull’incidenza del servizio. Nei suoi continui miglioramenti nell’evoluzione tecnica, ha modificato l’impugnatura nella battuta. Girato leggermente il polso, aumentato la flessione dell’arco dorsale, aggiunto più spinta nelle gambe. Aumentando l’uscita slice da destra nel servizio e la soluzione in kick da sinistra per buttare fuori dal campo Alcaraz. In più, ha provato con insistenza da fondo campo l’aggressione sul rovescio dello spagnolo. Vuole chiuderlo all’angolo su quell’asse, non vuole lasciargli in tempo di girare sul diritto in quello sventaglio in cui Alcaraz diventa micidiale. 16 ore è stato in campo lo spagnolo, perdendo 5 set. Solo due set persi da Jannik e 5 ore in meno sul campo.
Due sport diversi. Rimbalzi e condizioni di gioco completamente diverse. Ma di quella partita epica a Parigi per qualità di gioco, rimane il desiderio enorme di rivincita per quei maledetti tre match point non sfruttati. Proverà a riprendersi tutto Jannik. Primo italiano in finale in tutti gli Slam. Il più giovane ad aver raggiunto 4 finali di fila a 23 anni, davanti a Federer, Djokovic, Nadal e Agassi. Record ne ha battuti tanti e ne batterà ancora. Ma adesso vuole solo finire il lavoro nel Tempio. Ha una finale memorabile che lo attende. Una finale da brividi.
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