Sprofondo Ferrari, il retroscena a Silverstone: Hamilton senza GPS e Leclerc al buio

Il Re senza più il suo regno. Silverstone per Lewis Hamilton è sempre stata non solo casa, ma soprattutto leggenda. Sul suo circuito il 7 volte campione del mondo ha scritto alcune delle sue vittorie più straordinarie, segnando tra l’altro il record assoluto del circuito. Era dal 2014 che Sir Lewis centrava il podio nel GP di Gran Bretagna: una striscia positiva interrotta dopo 11 lunghi anni. Lontani ricordi ormai: sembrano passati anni da quando guidava una Mercedes e invece sono solo 7 mesi che il britannico è ufficialmente un pilota Ferrari. Un cambiamento radicale, che al momento ha portato sì tante gioie (su tutte la prima vittoria in Ferrari della Gara Sprint al GP della Cina) ma soprattutto tanti momenti di sconforto (anche qui svetta la doppia squalifica nelle qualifiche di Imola per motivi tecnici). Triste e sconcolato nella sua Silverstone, il baronetto si arrende a un quarto posto dopo una corsa all’insegna della pioggia, tra caos, stop and go, safety car, strategie sbagliate e incidenti, in cui alla fine ad avere la meglio è Lando Norris, che conferma il dominio McLaren.

Hamilton: “Vorrei la Ferrari più ferma”

“Non abbiamo stabilità, vorremmo che la macchina stesse un po’ più ferma. Ogni curva era una sbandata, mancava la stabilità: perdevo una marea di tempo. È la macchina più difficile che abbia mai guidato in queste condizioni, faccio fatica anche a spiegare. È difficile trovare il bilanciamento, anche a livello di strategia abbiamo perso tre o quattro posizioni. Questo ha reso la gara più difficile. Abbiamo guadagnato dei punti, ora pensiamo alla prossima gara sperando in un risultato migliore. La cosa positiva di questo weekend sono state le prove, in qualifica eravamo più forti e mi sentivo a mio agio. Ci sono tanti aspetti positivi anche in una gara come questa, che nonè andata alla grande. Non è magari buona per queste condizioni, e anche da una gara come questa, anche se non è andata alla grande, puoi trarre tante indicazioni. Penso di saper spiegare al team ciò che non voglio nella prossima macchina (torna a sorridere, ndr)”, ha detto Hammmer.

Leclerc guida al buio

Non è andata meglio nemmeno a Charles Leclerc, che a Silverstone ha chiuso con un disastroso 14° tempo. Tra errori nella scelta delle gomme (sua la decisione di partire dalla pit-lane con le slick) ed uscite di pista, il monegasco è rimasto anche senza visibilità: “Ho dell’acqua che entra nella mia visiera. Non riesco a vedere niente! È come essere colpito da un enorme schizzo d’acqua”. Così Charles via radio ha giustificato una folle manovra pericolosissima al 12° giro, quando ha tagliato ben tre tornanti, andando dritto sull’erba. 

La verità di Vasseur

Il team principal della Ferrari però non sembra molto preoccupato, anzi. Fred Vasseur appare sorridente e fiducioso seppur abbia qualche rivelazione, non di poco conto, da fare su Hamilton e Leclerc a fine gara: “La gara di oggi è stata molto caotica. Abbiamo perso il GPS di Lewis, quindi per metà gara non sapevamo nemmeno dove fosse e questo è stato difficile da gestire. Avremmo potuto fermarci un giro prima all’inizio, un giro dopo alla fine, e questo avrebbe potuto fare la differenza. Ma è molto facile dirlo ora, dopo la gara, mentre è un po’ più difficile farlo durante la corsa. Leclerc? Posso capire la sua sensazione, ma non è che il 6° posto in griglia fosse un disastro, anche se sicuramente la prendi male. Ho cercato di fargli mantenere la concentrazione e la motivazione. Conosco bene Charles, è il primo ad ammettere quando commette un errore, ma nello sport tutti ne commettono. Ha corso un azzardo, è facile dire che non era la decisione giusta ma in quel momento aveva una forte sensazione e quella è stata la sua scelta. Tutta la gara è stata difficile“.

Abbiamo sentimenti contrastanti. La cosa positiva è che abbiamo ottenuto più punti in campionato rispetto a Mercedes e Red Bull e anche che sul piano del ritmo puro siamo tornati a lottare con la McLaren. In termini di prestazioni pure è stato il miglior weekend con entrambe le vetture, migliore di quello di Monaco”, ha spiegato il francese.

Ora ci sono due settimane di riposo: il riscatto per il Cavallino passerà dal Gp del Belgio, previsto per il 27 luglio.

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