TERMAS DE RIO HONDO (ARGENTINA) – Senzazionale tripletta di Marc Marquez, che dopo aver fatto da ‘cannibale’ nel primo fine settimana della MotoGp in Thailandia parte forte anche in Argentina, conquistando la gara Sprint sul circuito di Termas de Rio Hondo in attesa del Gran Premio di domani (16 marzo). Sul podio tre Ducati: secondo il fratello Alex Marquez (team Gresini) e poi terzo Francesco Bagnaia con la seconda Desmosedici GP25 (stesso podio delle due gare thailandesi). Quarto posto molto convincente per il francese Johann Zarco (Honda), quinto invece Fabio Di Giannantonio (Ducati Pertamina), nonostante la forma fisica non ancora al top. Nell’ordine, completano la top ten Marco Bezzecchi, Franco Morbidelli, Joan Mir, Pedro Acosta e Fabio Quartararo. Nel corso della gara sono caduti Brad Binder, Miguel Oliveira e Fermin Aldeguer. Domani la gara lunga (ore 19 italiane).
Queste le parole di Marc Marquez, scattato dalla pole, dopo la sprint vinta in Argentina: “Non è stato facile, perché mio fratello ha spinto molto fino alla fine. Abbiamo corso tutta la gara su un ritmo incredibile. Io continuavo a spingere, ma vedevo che il gap da Alex non aumentava.Sarà difficile batterlo domani perché è super costante”. Così ha invece parlato il fratello Alex Marquez: “Con Marc davanti ho guidato con grande motivazione. Ho cercato di fare del mio meglio e ho dato tutto fino alla fine. Nei giri finali ero al limite e ho dovuto mollare leggermente. Marc era troppo veloce per me: era inutile insistere ancora”. Deluso invece ‘Pecco’ Bagnaia: “Anche oggi ho fatto del mio meglio per cercare di colmare il gap dai fratelli Marquez, ma non è stato sufficiente. In questo momento loro due sono più veloci di me. Vedremo cosa accadrà domani: cercherò di divertirmi più che posso”.
Un casco speciale, dedicato a Diego Armando Maradona e ai colori del Newell’s Old Boys, è stato indossato da Alex Rins nel Gp d’Argentina. Il pilota spagnolo della Yamaha prima della gara ne ha mostrato l’immagine in un post su ‘X’: “L’eredità del Diego nella cultura argentina è innegabile – le parole di Rins nel post –. Qui lo sport si vive con una passione senza paragoni. Quelli che ti amano, ti amano e quelli che non lo fanno, ti odiano. Questo è il mio omaggio non solo a un’icona mondiale, ma anche a questo modo di intendere lo sport”.
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