La Formula 1 si prepara a riaprire i battenti per il 2025, con la prima tappa del nuovo mondiale in programma in Australia, sul circuito di Albert Park a Melbourne, dove le nuove vetture correranno domenica 16 marzo. Tra le novità di questa nuova stagione, la più piacevole per i colori italiani è il ritorno di un pilota nostrano in griglia: si tratta di Andrea Kimi Antonelli, chiamato a raccogliere la pesantissima eredità di Lewis Hamilton in Mercedes. L’obiettivo nell’immediato sarà quello di approcciare nel migliore dei modi alla categoria automobilistica più importante al mondo, mentre sul medio-lungo periodo il sogno sarà, inevitabilmente, quello di inseguire una corona iridata che per un pilota italiano manca da oltre 70 anni.
Andrea Kimi Antonelli sarà l’84° pilota italiano a correre in Formula 1, interrompendo un digiuno che si protraeva dal Gran Premio di Abu Dhabi del 2021, ultimo ballo di Antonio Giovinazzi nel Circus alla guida dell’Alfa Romeo. Il vincitore della 24 ore di Le Mans, peraltro, è stato anche l’ultimo pilota italiano a raccogliere punti iridati (Arabia Saudita 2021).
Analizzando i record italiani in Formula 1, il pilota ad aver corso il maggior numero di volte è stato Riccardo Patrese, con ben 256 Gp all’attivo, appena 4 gare in più di Jarno Trulli, che si è fermato a 252. Sempre a Patrese appartengono anche i record di podi conquistati (37) e di punti totali (281). Il più vincente di tutti, invece, è Alberto Ascari: due volte campione del mondo (1952 e 1953), il pilota milanese ha collezionato 13 vittorie e 14 pole position.
Il titolo iridato del ’53 è l’ultima affermazione di un italiano nel campionato del mondo di Formula 1, che peraltro vanta proprio un italiano come primo campione del mondo della sua storia: Giuseppe Farina, nel 1950, alla guida dell’Alfa Romeo. Negli ultimi 72 anni, soltanto altri 4 piloti italiani sono arrivati tra i primi 3 in un campionato del mondo: Luigi Musso (3° nel 1957), Elio De Angelis (3° nel 1984), Michele Alboreto (2° nel 1985) e Riccardo Patrese (2° nel 1992; 3° nel 1989 e nel 1991).
A partire dagli anni ’90, l’Italia ha iniziato ad avere un ruolo (e una rappresentanza) sempre più marginale in Formula 1. Gli ultimi baluardi nel Circus per il nostro Paese sono stati senza dubbio Jarno Trulli e Giancarlo Fisichella, nonché gli ultimi a vincere un Gran Premio (1 vittoria per l’abruzzese, Monaco 2004; 2 vittorie per il romano, Australia 2005 e Malesia 2006). Entrambi sono stati anche gli ultimi a conquistare una pole position (Fisichella in Belgio, 2009), a salire sul podio (Trulli in Giappone, 2009) e a far registrare il giro più veloce in gara (Trulli in Bahrain, 2009).
Infine, per ritrovare un pilota italiano in testa a una gara bisogna tornare a Singapore 2019, quando Antonio Giovinazzi ha guidato la gara per una manciata di giri, prima di cedere il passo alle due Ferrari di Sebastian Vettel e Charles Leclerc, involate verso la doppietta finale.
Fonte: https://www.circusf1.com/2025/03/kimi-antonelli-riporta-litalia-nel-circus-da-farina-a-giovinazzi-tutti-i-numeri-degli-italiani-in-f1.php
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