Tra pioggia leggera, poi battente, poi di nuovo leggera, prima di lasciar spazio al sole, lo spettacolo sul circuito di Silverstone non è mancato per gli appassionati di Formula 1, che hanno potuto assistere al trionfo da profeta in patria di Lando Norris, che ha riportato la McLaren a trionfare in casa a distanza di 17 anni. Una cavalcata confezionata dal secondo posto di Oscar Piastri, vittima di un’enorme ingenuità che gli è costata una penalità di 10 secondi e la possibilità di vincere la gara. Il vero eroe del giorno, però, è Nico Hulkenberg, che spezza la maledizione del numero di gare senza podio e regala un sogno a sé stesso e alla Sauber. Si ferma ai piedi del podio Lewis Hamilton, che salva il salvabile per una Ferrari al di sotto delle aspettative, tradita dal bagnato e dall’orrendo weekend di Charles Leclerc, nettamente il peggiore della sua carriera. Questo e molto altro nelle pagelle del Gran Premio di Gran Bretagna.
239 gare ad aspettare la prima volta sul podio. E quale occasione migliore per Nico Hulkenberg, di salire per la prima volta sul podio se non a Silverstone? Il pilota della Sauber chiude il cerchio con la maledizione, al termine di una gara leggendaria. Da 19° a 3°, al culmine di una corsa di intelligenza estrema, ritmo costante e resistenza oltre ogni limite. Soprattutto contro la rimonta di Lewis Hamilton negli ultimi giri. La sua stagione era già estremamente positiva. Con questo risultato, acquisisce dei contorni epici. Finalmente Nico, quanto te lo meriti!
Senza grossi sussulti, vero. Ma per una volta, Lando Norris merita concretizza appieno tutte le occasioni che gli capitano, gentilmente offerte dal compagno di squadra, e riporta la McLaren al successo in casa dopo 15 anni di astinenza. Gestisce con freddezza tutti i momenti topici di una gara pazza, tenendosi lontano dai pericoli e sfruttando l’inconcludenza altrui. Una vittoria che dà ulteriore ossigeno e credibilità alle sue ambizioni iridate, in virtù di un distacco da Piastri che si assottiglia ancora: sono solo 8 i punti che lo separano dalla vetta.
Si interrompe a 15 la striscia di gare consecutive a podio a Silverstone per Lewis Hamilton. Eppure, questo è stato di gran lunga il suo miglior weekend dal suo arrivo in Ferrari. Veloce in qualifica (solo un errore gli ha tolto la prima fila), coriaceo in gara, a tenere a galla (letteralmente) una SF-25 controfigura di sé stessa rispetto alle prove libere. L’inglese le prova tutte per risalire sul podio, ma alla fine non riesce a concretizzare la rimonta su Nico Hulkenberg. Resta comunque l’ottima prestazione, impreziosita da sorpassi mozzafiato su Ocon-Russell e Stroll. La strada sembra quella giusta.
Serviva un sussulto da parte dell’Alpine, ed ecco che la pioggia ridà vita a Pierre Gasly. Grande corsa di difesa da parte del pilota francese, bravo a sfruttare le condizioni mutevoli di Silverstone per prendersi un posto in top-10. Eccellente, in particolare, la difesa a oltranza su George Russell, che di fatto gli permette di garantirsi una sesta posizione pienamente meritata, che restituisce ossigeno a sé stesso e a tutto il team Alpine, in preda a un’enorme crisi di risultati (e non solo).
Alla fine, forse resta persino un po’ di rammarico dopo aver accarezzato il sogno del podio con Lance Stroll. Però, tutto sommato l’Aston Martin può tornare a casa con il bicchiere mezzo pieno, soprattutto per la buona capacità di gestire i momenti topici della gara, tra letture puntuali delle condizioni di pista e scelte di tempo ottimali per cercare di guadagnare quante più posizioni possibili. Spiragli di strada da perseguire, in vista della rivoluzione del 2026, in cui si vedrà la mano di Adrian Newey.
Davvero una domenica negativa per la Mercedes, che penalizza fortemente i suoi piloti con scelte strategiche troppo avventurose. A partire dalla partenza, in cui richiama Russell ai box per scattare dalla pitlane con gomme slick. Primo, pesante errore. Proseguendo poi con la decisione scellerata di prediligere le gomme hard in condizioni di umido, su una pista con temperatura bassissima. Il risultato, alla fine, parla chiaro: un misero decimo posto, che fa il palio con il ritiro di Antonelli per i problemi occorsi dopo l’incidente con Hadjar. Gara da dimenticare.
Sembra di riproporre il leitmotiv a cui si è assistito con Sergio Perez. Cambia il pilota, cambia la nazionalità, ma non la sostanza: Yuki Tsunoda sarà la prossima vittima del tritacarne Red Bull. Vero, la macchina è quello che è, soprattutto in condizioni al limite, ma lui non fa nulla per farsi notare. Se non una cosa: chiudere la gara tristemente all’ultimo posto, senza avere voce in capitolo. Un lento, inesorabile de prufundis, che potrebbe concludersi già dopo la sosta estiva.
Tutti gli aggettivi negativi possibili per descrivere una corsa automobilistica oggi sono sintetizzabili con un solo nome: Charles Leclerc. Il monegasco ne combina letteralmente di tutti i colori, in una gara semplicemente raccapricciante: dalla scelta di montare le gomme slick prima della partenza ai continui e ripetuti errori su un tracciato infido come quello di Silverstone, sintetizzati dal lungo negli ultimi giri che lo porta a chiudere la gara tristemente al penultimo posto. Il tutto, senza dimenticare l’errore in qualifica, che gli costa almeno una seconda fila. Per distacco, il peggior weekend della sua carriera in Formula 1. Resettare subito e ripartire.
Fonte: https://www.circusf1.com/2025/07/gp-gran-bretagna-f1-2025-le-pagelle-hulkenberg-eroe-norris-profeta-in-patria-leclerc-abominevole.php
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