Ce l’ha fatta Norris, che dopo un Gp condotto in testa ma comunque tirato e sofferto vince davanti a Piastri. Sul podio anche la Ferrari con Leclerc, terzo davanti a Hamilton.
Sembrava aver mollato Piastri, che però è tornato a guadagnare, approfittando del traffico dei doppiati che sta rallentando Norris.
Piastri ormai è sotto i due secondi, Norris, avvisato di un problema all’ala anteriore, reagisce tornando a girare su tempi da record: si annuncia l’arrivo in volata tra le McLaren!
Sente il fiato sul collo di Piastri, ora a 2.8, il leader della corsa Lando Norris, che chiede più prestazione al muretto, senza ottenere la risposta che sperava. Il lunghissimo Gp di Spielberg forse ancora non è chiuso.
Piastri non si arrende e torna a spingere per riportarsi nella scia di Norris, che risponde con parziali record. A seguire, ben distanziati tra loro, sempre le Ferrari di Leclerc e Hamilton e la Mercedes di Russell.
Stavolta tutto liscio ai box della McLaren, che evade rapidamente la doppia sosta: medie stavolta per Norris e per Piastri, che al rientro in pista rischia anche il contatto con Colapinto (investigato e che verrà penalizzato di 5 secondi per non aver agevolato il doppiaggio).
Richiamato ai box Ferrari dopo Leclerc anche Hamilton, che si lamenta: “Non voglio rientrare”. “Rientra ora” la stentorea risposta dal muretto.
Le gomme iniziano a dare segni di sofferenza (lungo per Hamilton) e continuano i pit-stop, intanto arrivano rassicurazioni via radio per Norris, che torna ad allungare su Piastri.
È Russell, che monta ancora dure, il primo ad inaugurare il giro delle seconde soste. Nuovo possibile punto di svolta della corsa.
Niente duello, almeno per ora, in casa Ferrari: Leclerc ha girato sui tempi di Piastri, ricacciando Hamilton a oltre 5 secondi.
Gap dimezzato tra Piastri e Norris, che ora conduce con 3 secondi di vantaggio, che chiede preoccupato lumi al suo ingegnere di pista: “È più veloce di me in tutti i settori?”. Risposta: “È molto veloce, ma ora troverà traffico (i doppiaggi, ndr), il nostro obiettivo è tenerlo lontano dalla distanza DRS”.
Non si arrende alla strategia della McLaren, il leader del Mondiale Oscar Piastri, che tenta di riavvicinarsi a Norris, che ora ha quattro secondi e mezzo di vantaggio sul compagno di squadra.
Distante una quarantina di secondi dalle posizioni di testa, sta facendo una gran figura il brasiliano Bortoleto, sesto a bordo della Sauber, alle spalle di George Russel, che segue ormai da lontano le Ferrari.
Se il duello in casa McLaren è stato disinnescato ‘da remoto’, potrebbe accendersene uno in casa Ferrari: Hamilton si sta avvicinando a Leclerc, all’orizzonte una possibile sfida per il podio.
Momento di stanca dopo 30 giri emozionanti: comandano le McLaren con Norris in testa con margine su Piastri, seguono le Ferrari, con Leclerc ed Hamilton. Tsunoda, vittima dell’inguidabile Red Bull, centra Colapinto.
Impressione confermata: i pit-stop rallentati in casa McLaren erano per raffreddare gli animi. Arriva anche il richiamo per Piastri dopo la revisione del pericoloso attacco con bloccaggio prima della sosta: “Eccessivo, non rifarlo”.
Rientrano per la prima sosta anche Leclerc e Hamilton: Ferrari perfetta nei pit-stop, ma forse in casa McLaren volevano solo allontanare i due contendenti, che stavano rischiando la frittata.
Aveva ragione lui, gomme in sofferenza: Piastri rientra ai box e McLaren che è lenta anche con lui rispetto ai soliti standard. Situazione in evoluzione.
Spinto a restare in pista dal suo ingegnere, Piastri non riesce a guadagnare su Norris, che ha montato le gomme hard e punterà magari ad arrivare in fondo così.
Norris rientra per primo essendo in testa, ma non è il miglior pit-stop della McLaren per usare un eufemismo: perso almeno un secondo da Piastri, che ora è in testa e non si ferma ai box.
Ingegneri di pista protagonisti, con ‘consigli utili’ ai piloti: Leclerc invitato ad una procedura che porta risparmio energetico, Norris a cogliere un’opportunità per liberarsi della pressione di Piastri.
Nonostante il duello in testa, le Ferrari non riescono a guadagnare nulla sulle McLaren: Leclerc fa gara a sè, con quattro secondi di distacco da Piastri e quattro di vantaggio su Hamilton.
Dopo le scintille degli scorsi giri, calma apparente tra di Norris e Piastri: bella patata bollente per il muretto McLaren in vista delle soste ai box.
Duello spettacolare a colpi di DRS tra le McLaren, con Piastri che beffa Norris, pronto a reagire e a riprendersi il primo posto!
Con la repentina uscita di scena di Verstappen e Antonelli, le Ferrari hanno la possibilità di puntare al podio, presumibilmente al gradino più basso, viste le prestazioni delle due McLaren.
Norris lancia un messaggio a Piastri e infila l’ennesimo giro veloce, mettendo distanza tra la sua McLaren e il leader del Mondiale.
McLaren che girano praticamente sugli stessi tempi e duello che si accende, con Piastri che si fa vedere da Norris, Leclerc prova ad approfittarne per ricucire, mentre Hamilton si scrolla di dosso Russell.
Rientra la safety car, si torna a gareggiare: McLaren davanti, Ferrari all’inseguimento, già out Sainz, Verstappen e Antonelli.
Prima si arrabbia, poi accetta le scuse di Antonelli, il solitamente iroso Verstappen. Kimi sbaglia e colpisce l’olandese, che non la prende bene, ma che poi raggiunto dal giovane pilota italiano fa buon viso a cattivo gioco.
Un incidente in curva 3 vede coinvolti Verstappen e Antonelli, subito safety car in pista con le McLaren di Norris e Piastri che già stavano scappando inseguite dalle Ferrari di Leclerc e Hamilton, che si è ripreso la posizione su Russell grazie ad un sorpasso spettacolare.
Si spengono i semafori, finalmente via al Gp d’Austria! Saranno 70 e non 71 i giri da percorrere sull’asfalto del Red Bull Ring!
Sofferenza per i piloti, fermi negli abitacoli in attesa del nuovo giro di formazione: gran caldo in pista. Brivido per Hulkenberg, che sembrava fermo con la sua Sauber.
Dopo essere ripartita, la Williams di Sainz ha addirittura preso fuoco nella parte posteriore. Nuova procedura di partenza fissata per le 15:15 con il nuovo giro di formazione.
Non si parte dunque, procedura da rifare, con una nuova ricognizione e soprattutto un giro in meno in gara: 70 anziché 71.
Bloccata la Williams di Sainz, che avvisa il suo ingegnere. Il giro di ricognizione prosegue, ma la partenza è neutralizzata.
Piloti in macchina e giro di ricognizione: per i primi nove in griglia stessa scelta sulle gomme, partiranno tutti con le medie.
Mancano meno di 5 minuti al via: McLaren-Ferrari in prima fila, ancora McLaren-Ferrari in seconda fila. Poi Russell,Lawson, Verstappen, Bortoleto, Antonelli e Gasly a chiudere la top 10.
In classifica piloti conduce ancora Osca Piastri con 198 punti, tallonato però dalla McLaren del compagno Lando Norris, distanziato di soli 22 punti a quota 176 e che oggi scattando dalla pole ha una bella occasione per ridurre ulteriormente il gap. Terzo con 155 punti c’è Max Verstappen, seguito da George Russell a 136, dalle Ferrari di Leclerc ed Hamilton, rispettivmente 104 e 79 punti, e da Kimi Antonelli giunto a quota 63.
Reazioni differenti da parte dei piloti Ferrari dopo le qualifiche del sabato. Leclerc è carico e ambizioso: “Proverò a mettere pressione a Norris“. Hamilton invece è più cauto: “È stato un buon sabato, ma la gara è domenica…“.
Singolare incidente, fortunatamente senza conseguenze, sul circuito di Spielberg: dopo la gara di F2, una gru che stava rimuovendo della ghiaia, ha urtato un cartellone pubblicitario, caduto poi sulla pista. Nessun ferito ed operazioni di pulizia immediate, la partenza della F1 resta schedulata per le 15.
Come comunicato in mattinata, vuoto pesante sul muretto della Ferrari, con Vasseur che non assisterà alla gara. Leggi di più
Si avvicina il via al Gp d’Austria, undicesima prova in calendario per il Mondiale di F1. A scattare davanti a tutti sarà Lando Noriss su McLaren, che ha conquistato la pole davanti a Leclerc, Piastri ed Hamilton.
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