Secondo gli organizzatori, quella di giovedì è la tappa pianeggiante più impegnativa nella storia recente del Tour, forte di oltre 3.500 metri di dislivello. E noi non vediamo l’ora di vedere all’azione la nuova Maglia gialla Tadej Pogacar e soci in una frazione – la sesta di questa edizione numero 112 della Grande Boucle – che si preannuncia scoppiettante, con ben sei Gran Premi della Montagna, di cui cinque di terza categoria.
Partenza attorno alle 12.45 da Bayeux e arrivo in salita (700 metri!) verso le 17.15 a Vire Normandie, nella cosiddetta Svizzera Normanna. Ricca… di terreno accidentato. Insidiosa e lunga: 201,5 km. E adatta – ovviamente – agli scalatori e ancora di più agli ‘avventurieri’, i finisseur da una tappa e via. Finale, come detto, in ascesa su La Côte de Vaudry con una pendenza media del 10%. Sprint intermedio al km 22,2 nei pressi di Villers-Bocage.
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