Bargnani, cosa l’ha convinta?
«Il fatto di poter soddisfare il bisogno di tanti, tantissimi direi, di trovare un campo di 3 contro 3 in qualche parte del pianeta. È una app pazzesca che sta crescendo giorno dopo giorno. Si sta trasformando anche in un playground digitale dove giocatori di ogni nazionalità di realtà differenti si incontrano e confrontano. Per non rimanere però dietro al pc o allo smartphone, ma per andare poi alla ricerca di un campetto e sfogare la propria voglia di basket».
Quanto è legato lei al concetto di playground?
«Io sono un vero e proprio figlio dei campetti di 3 contro 3 all’aperto. Da quando ero ragazzino a Bergamo e ci passavo ore ed ore. Nei playground si respira un’aria incredibile e irripetibile. Poi per diventare ciò che sono diventato ho dovuto allenarmi tantissimo, sacrificarmi. Non si arriva alla Nba per caso».
In Italia com’è lo stato dei playground?
«Pessimo. Non abbiamo la cultura sportiva del rispetto delle strutture. Lo scemo che spacca un ferro per divertimento lo si trova sempre».
Il suo mentore Maurizio Gherardini è il nuovo presidente della LBA.
«Ci sentiamo spesso, è un legame dai tempi di Treviso che non si è mai interrotto. Gli ho fatto i complimenti, non solo per la nomina ma anche per la stagione del Fenerbahce, che ha vinto Eurolega e titolo turco. Maurizio è un re Mida della pallacanestro, quello che tocca diventa oro. I proprietari dei club italiani avranno al loro fianco uno che ha lavorato nella Nba accanto a David Stern. Insomma una garanzia per fare sempre meglio».
L’idea di formare una squadra di 3 contro 3 con altre stelle italiane resta viva?
«Sarebbe l’unico modo per poter pensare di arricchire la mia carriera partecipando a un’Olimpiade con i colori dell’Italia. Marco Belinelli, Danilo Gallinari, Stefano Mancinelli ed io. Non siamo più giovincelli ma saremmo un gran bel gruppo. Non so se vinceremmo, ma ci divertiremmo e faremmo divertire di sicuro».
Conferma che Belinelli smetterà di giocare?
«Non posso dirlo io. Ci sentiamo spesso, ci vediamo, visto che anche io vivo a Bologna. Ma è una sua decisione e della sua famiglia. Ha vinto tantissimo in Italia, compreso l’ultimo scudetto, in Europa e nella Nba. Cosa gli si può chiedere di più?».
Dove può arrivare la Nazionale di Pozzecco?
«Aspetterei le convocazioni per dare un giudizio. La grande forza del Poz è anche il modo in cui riesce a fare gruppo».
Avrebbe giocato volentieri per lui?
«Siamo tropo amici, troppo legati. Quando giocavo nella Nba passavo le estati con lui a Formentera e le serate (e giù una risata ndc). Meglio tenere separate le due cose».
A proposito di Nba, è stata la finale che in pochi si aspettavano.
«Chi ha puntato un dollaro su Oklahoma vincente sarà passato felice all’incasso. È stata una stagione dove è regnato tanto equilibrio. La serie tra Thunder e Indiana è stata bella, incerta. Non ho visto tutte le partite, alle due di notte ogni tanto dormo, ma quelle che ho guardato sono state incerte, emozionanti, con spunti interessanti».
Peccato per l’infortunio di Haliburton.
« Terribile. A me lui non sta simpaticissimo, soprattutto per alcuni atteggiamenti. Ma vederlo andare in terra in quel modo è stato drammatico».
È da poco passato l’ultimo draft, che ricordi ha?
«È l’evento che ti fa decidere, che cambia il corso della tua vita sportiva. Quando ti dichiari durante la stagione e i giorni della chiamata s’avvicinano senti crescere la tensione».
Da quando giocava sono cambiate tante cose. Ora per giocare a livello universitario nella Ncaa i giovani possono essere pagati.
«Credo sia giusto così. Io ho respirato l’aria di tanti college perché in prestagione andavo spesso ad allenarmi singolarmente per preparami. Sono gioielli, piccole aziende dove ritengo sia giusto vengano pagati anche i giocatori che contribuiscono al successo o meno degli stessi. Era ingiusto che all’interno di una economia sana gli unici non gratificati fossero, seppur giovani, gli atleti. Ora è diverso e credo che sarà una cosa positiva per tutti gli attori della Ncaa».
Siamo ai titoli di coda, all'ultimo giro di pallina di questa roulette impazzita che è stata la 112^ edizione del…
I suoi inseguitori più vicini sono staccati di 40''. Dietro di loro, Van Aert, Martinez, Laurance, Skujins, Martin-Guyonnet, Madouas, Hirschi,…
Dopo aver superato gli Stati Uniti con un netto 3-0, successo che ha permesso alle ragazze di Velasco stabilire il…
15:43 Gran Premio Belgio, prevista forte pioggia per la gara di domani Manca poco all'inizio delle qualifiche, ma i team…
A.S. Volley Lube comunica che alle 12 di oggi, sabato 26 luglio, è terminato il diritto di prelazione nella campagna abbonamenti “Balla con noi”,…
C’è un po’ anche di Sonepar Padova nella medaglia di bronzo conquistata dalla Nazionale universitaria maschile ai FISU Summer World…