Volley femminile, finale gara 2: Conegliano chiamato a rispondere contro Scandicci

Adesso tutti a chiedersi cosa sia successo alle campionesse di Conegliano, che in una settimana sono passate dal raggiungere una striscia vincente di 45 partite al subire due sconfitte. Tutte e due al 5° set: prima contro Novara nella gara 2 di semifinale, poi nella prima sfida che ha aperto la serie di finale, iniziata nella maniera più inaspettata. 

Scandicci, una gara 1 da montagne russe

Le “pantere” hanno attaccato, ricevuto e murato meglio delle avversarie, ma alla fine ha vinto Scandicci. Al Palaverde le toscane di coach Barbolini hanno vissuto due ore e mezza sulle montagne russe. Nel quarto set avevano ormai vinto la partita mentre nel tie break sembravano averla persa. E invece hanno tenuto il campo con una consapevolezza che forse nemmeno loro sapevano di possedere. Messe alle corde dalla qualità del gioco di Conegliano, hanno sempre reagito colpo su colpo, difendendo meglio e reagendo con una battuta micidiale che ha mandato in tilt la ricezione veneta.

Il salto di qualità mostrato da Scandicci

Un salto di qualità nella personalità prima ancora che tecnico, figlio della semifinale vinta contro Milano, con un tennistico 6-0 in due partite che ha fatto scattare la scintilla. A tutto questo va aggiunto il contributo di Kate Antropova, la cui crescita nell’ultimo anno è evidente. La giovane schiacciatrice azzurra ha fatto passi da gigante e dopo aver ofuscato Paola Egonu in semifinale, ha mandato in secondo piano anche la super prestazione di Isabel Haak. 

Conegliano, ora non si può sbagliare

Daniele Santarelli si interroga sul black-out del 5° set ma non ha molto tempo da perdere, la gara 2 a Firenze si gioca tra poche ore. Conegliano è chiamata a una risposta immediata per fugare i dubbi su una sconfitta che inevitabilmente può lasciare il segno e condizionare la finale scudetto. Aprendo a prospettive impensabili prima.