Valter Durigon curerà ancora la preparazione atletica della Tinet

Superata brillantemente e senza scossoni la famosa crisi del settimo anno, il matrimonio tra la Tinet Prata e il Prof. Valter Durigon entra con soddisfazione nel proprio ottavo anno. Sono tante, infatti, le stagioni nelle quali il professore, ordinario di Teoria e metodologia dell’allenamento presso l’Università di Verona, si è preso cura della forma e della perfetta efficienza fisica dei gialloblù.

“Con coach Di Pietro abbiamo fatto una lunga chiacchierata e, anche se ci conoscevamo già, mi è sembrato giusto rimettere nelle sue mani la decisione sul proseguimento del mio rapporto con la società. Infatti ritengo giusto e corretto che sia lo staff ad essere convinto di lavorare con me perché può capitare che gli allenatori abbiano idee diverse rispetto alle mie sulla preparazione atletica oppure lavorino con dei preparatori di loro fiducia”.

Incassata la fiducia del nuovo allenatore gialloblù, Durigon ha iniziato a preparare e concordare il lavoro da fare sia in questo periodo di tradizione che in quello preparatorio.

“Ho dato un compito ai ragazzi del gruppo preesistente: – sottolinea Durigon – dovranno essere degli ambasciatori che facciano capire con l’esempio come funziona il nostro sistema a livello di intensità e precisione nel lavoro. Ho avuto un’ottima impressione dei nuovi arrivati dal lato umano: mi trasmettono molto entusiasmo e, in questi giorni, mi chiamano più volte per capire meglio il lavoro che stanno svolgendo. Spesso non sono abituati ad un certo tipo di carico, ma li ho sentiti contenti e propositivi”.

Stimato professore universitario, scrittore di libri sulla preparazione fisica, preparatore di altissimo livello in altri sport come il rugby, ma anche ricco di interessi artistici nelle vesti di pittore e trombettista. Come si riesce a mantenere alto lo stimolo anno dopo anno?

“Il mio lavoro è una sfida continua e il mettersi quotidianamente alla prova mi da grandissima energia e motivazione – spiega il segreto Durigon – C’è sempre questo senso di cambiamento che ci spinge ad ingegnarci per organizzare al meglio il lavoro per far trovare la perfetta efficienza fisica agli atleti. Efficienza che deve permettere all’allenatore di trasformarla in efficacia nel gesto sportivo in campo. Alcune cose possono andare bene, altre devono essere migliorate e altre abbandonate: non c’è mai un gruppo, una stagione, un lavoro uguale all’altro. Il sistema che utilizziamo è rodato, ma non significa che non possa migliorare. La ricerca del miglioramento continuo è lo stimolo più grande che si possa avere”. Parola di un sessantasettenne con le motivazioni di un giovanotto.


Fonte: http://www.legavolley.it/rss.asp

Articoli recenti

  • Tennis

Cobolli eliminato al 2° turno all’Atp Parigi: Shelton vince 7-6, 6-3

Flavio Cobolli eliminato al 2° turno del Masters di Parigi. Il romano, 23 del mondo, è stato battuto da Ben…

28 Ottobre 2025
  • Volley

La Yuasa a Cisterna per provare a sbloccarsi

Mercoledì 29 ottobre (ore 20:30) il palasport di Viale delle Province farà da palcoscenico ad un match importante in chiave…

28 Ottobre 2025
  • Tennis

Sinner e Mbappé insieme al ristorante italiano a Parigi. FOTO

"La notte dei campioni". Con un post su Instagram, un noto ristorante italiano a Parigi ha condiviso la foto di…

28 Ottobre 2025
  • Tennis

Wta Finals 2025, Paolini nel girone con Sabalenka e Gauff

Sorteggiati i gironi delle Wta Finals, in programma a Riyadh, in Arabia Saudita, dal 1° all'8 novembre. Jasmine Paolini è stata…

28 Ottobre 2025
  • Volley

Scandicci-Uyba. Gaspari: “Servirà pazienza, dobbiamo fare un passo in avanti”

Nuovo impegno di campionato per la Savino Del Bene Volley Scandicci, che dopo le convincenti vittorie per 3-0 contro Milano…

28 Ottobre 2025
  • Volley

Emma Villas Codyeco, nel mirino la trasferta contro Prata

Luigi Randazzo: “Siamo felici per la vittoria contro Catania, lavoriamo per migliorare il nostro gioco” Sorrisi in casa Emma Villas…

28 Ottobre 2025