Ancora poche ore e la stagione di pallavolo maschile prenderà ufficialmente il via con la Supercoppa italiana, primo grande evento stagionale targato lega volley che nel weekend vedrà scendere sul taraflex di Firenze Perugia, Piacenza, Trento e Monza.
Inutile dire che a metà settembre le squadre sono ancora al 50% del loro potenziale, soprattutto dal punto di vista fisico visto che in preparazione i carichi di lavoro sono stati pesanti per mettere benzina in cascina per il finale di stagione; certo è che nonostante tutti dicano che la Supercoppa non sia un obiettivo, poi alla fine si finisce sempre con una squadra che festeggia e le altre tre che spiegano…
Certo perdere a settembre non è un dramma, le 4 semifinaliste sono infarcite di atleti nazionali che arrivano da una lunga estate di VNL e Olimpiadi e che quindi hanno avuto bisogno di riposo e di lavorare tanto fisicamente per recuperare dalla stanchezza accumulata.
La prima semifinale di sabato vedrà opposte Perugia e Piacenza. Gli umbri, autentici mattatori della stagione 2023-2024, si presentano ai nastri di partenza come favoriti assoluti, hanno fatto vedere già un buon gioco nelle amichevoli pre campionato e soprattutto possono contare su un sestetto collaudato, impreziosito dall’arrivo di due fuoriclasse come Ishikawa e Loser.
Giannelli in cabina di regia è il fulcro di un gruppo che ha tre schiacciatori di banda magari non altissimi per la fase muro, ma tecnici e al contempo scattanti e potenti; Ben Tara è il braccio potente per le situazioni più calde mentre al centro Russo e Loser portano anticipo, velocità di attacco e una ottima capacità di lettura del gioco a muro. Chiude il sestetto l’eterno Colaci, una garanzia in seconda linea.
Gli emiliani, dopo un’altra stagione di alti e bassi, hanno rivoluzionato la squadra per salire quell’ultimo gradino apparso insormontabile negli ultimi due campionati. Il tutto con una squadra che in battuta è probabilmente la più forte del campionato.
Brizard, fresco di bis olimpico, è chiamato a dare continuità ad un gruppo che di banda si affida all’estro creativo di Kovacevic e alla potenza di Maar, ma sarà la ricezione, coadiuvata dal confermatissimo Scanferla, che dovrà dare maggior continuità per sfruttare la potenza al centro di Simon e Galassi, due giocatori in grado di far tremare i taraflex di tutta Italia con l’obbligo di mettere molta pressione ai centrali avversari, lasciando così spesso i compagni muro a 1.
Opposto ancora una volta nelle mani di Romanò, titolare fisso e sicuro, ma che dovrà stare attento a non rilassarsi troppo visto la presenza ingombrante del giovane Bovolenta che spinge per essere protagonista in quel palazzetto che già ha esultato per le giocate di papà Vigor.
Seconda semifinale con Trento che affronta subito Monza, la sua bestia nera della stagione passata, con tanta voglia di ripartire invece da quella finale di Champions che ha riportato la coppa sulle rive dell’Adige dopo tanti anni e finali perse.
Il sestetto è pressoché invariato, con capitan Sbertoli in cabina di regia sempre ottimo nel velocizzare il gioco in banda alternandolo alle vie centrali del campo. Michieletto e Lavia, dopo la deludente estate azzurra, regalano esperienza e spensieratezza, uniti ad un talento immenso e ad una buona solidità in seconda linea. Rychlicki deve trovare continuità di rendimento specie nelle partite chiave, e la presenza di Gabi in panchina non potrà che far bene all’italo-lussemburghese, che se vorrà rimanere protagonista dovrà alzare e di parecchio la propria asticella.
Al centro alla solidità di Kozamernik, reduce da una estate da grande protagonista, ecco Flavio che subentra a Podrascanin migliorando la fase offensiva mentre a muro l’assenza dell’esperto centrale serbo potrebbe farsi sentire. Chiude il sestetto un altro di quei giovani che già sono bellissime certezze della pallavolo mondiale, ovvero Laurenzano come libero.
Ultima pretendente è Monza che l’anno scorso, ottimamente guidata da Eccheli, ha fatto sognare e ha stupito un po’ tutti: la rosa è completamente rinnovata e ci sarà da lavorare parecchio per avvicinare i risultati dello scorso anno, ma l’arrivo di Zaytzev completa un reparto schiacciatori che sembrava essere l’anello debole della squadra.
Cachopa è il punto di riferimento della squadra con la sua velocità e la sua capacità di cambiare continuamente ritmo alla partita. Szwarc, unico canadese rimasto, è il braccio armato che magari non avrà una mano educatissima, ma di certo non trema mai. Di banda ecco la classe infinita di sua maestà Juantorena, chiamato a fare da chioccia ad un gruppo di ragazzi giovani e promettenti fra i quali il titolare dovrebbe essere Rohrs, anche se reduce da una estate da infortunato.
Al centro insieme al confermato Di Martino, e in attesa del recupero di Mosca, ecco la potenza di Averill che, reduce da una estate da assoluto protagonista con team USA, dovrà portare tanti punti nel gioco monzese. Libero il confermatissimo Gaggini che dovrà confermarsi ad alti livelli dopo la strepitosa stagione passata. Da non sottovalutare infine il rientrante Lawani e soprattutto la voglia di essere ancora protagonista di quel Ivan Zaytzev approdato in terra lombarda da poche ore.
In Supercoppa, però, la Vero Volley scenderà in campo con una formazione che dovrà ancora fare a meno di molte di queste stelle. Guai però a darli per sconfitti troppo presto.
Di Paolo Cozzi
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