Il primo abbraccio con il pubblico: in un’atmosfera di entusiasmo e partecipazione, è andata in scena la presentazione ufficiale del Belluno Volley. Un evento speciale, pensato per coinvolgere i supporter e rafforzare ulteriormente il profondo legame che la società ha intrecciato con i tifosi e l’intero territorio.
«Siamo pronti ad affrontare il nostro quarto campionato di A3 e ogni volta che ci affacciamo a una nuova annata l’obiettivo è sempre più alto – ha commentato il presidente Sandro Da Rold -. Ora speriamo di completare il definitivo salto di qualità, anche perché la squadra è rafforzata in ogni reparto e lo staff tecnico è d’eccezione». Due i ringraziamenti particolari: «A Matteo Mozzato e Gonzalo Martinez, con noi fin dal primo passo in A3. Ma, in generale, tutti i ragazzi ci daranno soddisfazioni. Speriamo di vivere una stagione che ci possa divertire ed emozionare».
Alla Spes Arena, sono stati svelati, uno a uno, gli atleti che indosseranno i colori biancoblù: dalle novità (il palleggiatore Francesco Guizzardi, il libero Nicolò Bassanello, i centrali Enrico Basso, Riccardo Cengia e Michele Luisetto, gli schiacciatori Enrico Zappoli, Riccardo Mian e Gianluca Loglisci, oltre al rientrante Alberto Saibene), ai “giovani veterani” come i già citati Mozzato e Martinez (il libero, proprio oggi, spegne 22 candeline), passando per un bellunese doc come Stefano Antonio Guolla, fino ad arrivare ai confermati Leonardo Ferrato, Andrea Schiro. E capitan Fabio Bisi, al momento ai box per un problema fisico. Insieme a loro, la voce dello speaker Nicolò Dalla Gasperina ha introdotto pure lo staff tecnico, guidato da coach Matteo De Cecco.
Non solo: per rendere la serata ancor più dinamica e interattiva, si è disputata una partitella in famiglia, a squadre miste. I rinoceronti hanno dato vita a tre set avvincenti, con punteggio a 15, regalando momenti di spettacolo e di divertimento all’interno di una vera e propria festa di sport, nobilitata dalla presenza di oltre 200 persone. Da una parte, Ferrato, Guolla, Zappoli, Loglisci, Mozzato, Basso e Bassanello; dall’altra, Guizzardi, Mian, Schiro, Saibene, Cengia, Luisetto e Martinez. Alla fine la spuntano i primi col punteggio di 2-1 (9-15, 18-16, 16-14). Ma conta relativamente. A contare davvero è quel filo invisibile che unisce il campo e la tribuna. Anzi, la città.
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