Siamo ancora solo nel girone eliminatorio, eppure Polonia-Italia si presenta come uno scontro ad alta quota, se non addirittura una finale anticipata…
Le squadre dopo due partite appaiono già rodate, hanno ormai preso i ritmi con la vita del villaggio Olimpico e con le luci del Palazzetto, perciò si prospetta una partita equilibrata fra le due squadre che nell’ultimo triennio hanno dominato il panorama del volley mondiale.
In caso di sconfitta nessun dramma perché i nostri ragazzi sono già qualificati per i quarti, unica cosa si regalerebbe un vantaggio psicologico agli avversari da non sottovalutare nel caso li incontrassimo più avanti.
Ma analizziamo un po’ le due squadre per vedere i loro punti di forza.
ITALIA: 5 stelle
Gli azzurri possono contare sul talento e sulla classe di Simone Giannelli, capitano trascinatore del gruppo, desideroso di conquistare ancora un titolo dopo i trionfi perugini.
Forte a muro, tenace e grintoso in seconda linea, ha nel gioco con i laterali il punto di forza, unito ad un’ottima pipe. La chiave con i polacchi sarà riuscire ad inserire i centrali negli schemi di gioco nonostante la loro battuta.
POLONIA: 5 stelle
Janusz è palleggiatore meno appariscente del nostro Giannelli, ma è altrettanto efficiente e preciso. Campione d’Europa e re di Champions League, negli ultimi anni deve gestire le tante bocche da fuoco polacche e non sempre è facile trovare il giusto equilibrio fra tante primedonne.
ITALIA: 4 stelle e mezzo
Lavia e Michieletto sono le punte di diamante di un attacco molto variegato e di assoluto livello, unica pecca è che manca forse un giocatore puro di palla alta e a livello di cambi la Polonia schiera in panchina un sestetto che potrebbe giocare tranquillamente titolare all’Olimpiade.
Il Romanò delle prime due giornate è piaciuto tantissimo per continuità, così come i nostri due centrali Russo e Galassi che dettano legge in mezzo al campo; e occhio a Giannelli che col secondo tocco è sempre pronto ad inventare.
POLONIA: 5 stelle
Se Leon e Fornal rappresentano la forza pura, Semeniuk e Sliwka sono i giocatori talentuosi, belli da vedere e letali come pochi.
Kurek, mvp mondiale del 2018, sembra non essere ancora al top, ma dietro scalpita Kaczmarek, opposto che nelle partite punto a punto si esalta sempre.
Al centro tanti centimetri e una buona varietà di colpi, occhio a Huber, spesso lasciato in panchina da Grbic ma capace da solo di spostare gli equilibri di un set (chiedere a Trento per info…!)
ITALIA: 5 stelle
Russo è il nostro punto di riferimento nel fondamentale insieme a Lavia, che ha un grandissimo senso di posizionamento e di invasione con le mani.
Michieletto e Giannelli sfruttano bene i loro centimetri ma devono stare attenti a non farsi usare troppo dagli attaccanti avversari. Galassi ha nelle corde grandi performance, ma nelle partite dove attacca poco tende a essere meno efficace.
POLONIA: 5 stelle
L’organizzazione muro e difesa della Polonia è punto di forza di tutte le squadre di Grbic, che anche quando giocavo aveva una attenzione maniacale al fondamentale.
I centimetri aiutano parecchio e su palla alta fanno davvero ombra. Il segreto sarà far correre molto i centrali alternando sette super con sette e palla dietro.
Prepariamoci però a una partita paziente, dove i nostri attaccanti dovranno rigiocare palla contro il muro polacco piuttosto che provare a sfondarlo.
ITALIA: 5 stelle
Balaso e soci sono in grado di tener testa anche ai migliori battitori, ma sarà importante preparare in sala riunioni le zone di competenza sui vari ricettori. Abbiamo visto grandi filotti in battuta in questa olimpiade (Brizard, Nishida) speriamo che i nostri abbiano gli anticorpi per le fiammate di Leon!
POLONIA: 4 stelle
Il duo Leon-Fornal in ricezione concede abbastanza essendo prevalentemente giocatori potenti, al contrario Semeniuk e Sliwka danno concretezza e tecnica in seconda linea. Zatorski è libero dalle grandi doti, decisamente meglio evitarlo!
ITALIA: 4 stelle
Abbiamo degli ottimi battitori, con ottime mani, ma forse manca un giocatore potente alla Leon. Abbiamo giocatori capaci di trovare le linee e le zone di conflitto, di variare molto la palla, ma dobbiamo stare attenti agli errori (tantissimi contro Brasile ed Egitto).
POLONIA: 5 stelle
Ha tanti giocatori, a partire da Leon, ma anche Huber ad esempio, in grado di presentarsi dai nove metri e cambiare il ritmo della gara. Bisognerà stare attenti e accontentarsi anche di tenere palla alta in mezzo al campo. Se poi giocano Semeniuk e Sliwka, la loro capacità in battuta aumenta con soluzioni forti e ben piazzate.
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