Formula rinnovata e missione quarti di finale alla portata di quasi tutte le squadre. Mai come quest’anno le Olimpiadi possono regalare sogni di medaglia a molte delle compagini in gara. Con la nuova formula si gioca di meno e si riposa di più, passare il girone non sarà un’impresa titanica, ma i quarti saranno una Forca Caudina moderna che metterà alla prova i nervi di molte squadre.
Il gruppo B è forse il più equilibrato dei tre, con i nostri ragazzi che dovranno sudare le proverbiali sette camicie per domare brasiliani e polacchi. Squadra materasso sicuramente l’Egitto, ma attenzione a sottovalutare il match contro gli africani, in un girone serrato come questo anche 2-3 punti lasciati agli avversari possono fare la differenza negli accoppiamenti per i quarti.
La favorita numero uno nella corsa all’oro, campione europea in carica e dotata di un doppio sestetto praticamente visto che le riserve giocherebbero titolari pressoché in qualsiasi altra nazionale. E proprio l’abbondanza di scelte può essere l’arma a doppio taglio per la nazionale di Nikola Grbic, che dovrà stare attento a gestire i suoi campionissimi senza farsi prendere dalla smania di fare cambi appena un giocatore sbaglia due attacchi. Per il resto, tanta fisicità, tanta potenza, ma anche tanta classe cristallina con Semeniuk e Sliwka forse meno appariscenti di Leon e Fornal, ma un duo che fra Champions e scudetti negli ultimi anni di trofei ne hanno tirati su parecchi! La squadra comincia ad essere un po’ datata in alcuni elementi chiave, ma Kurek è andato a giocare in Giappone proprio per gestirsi al meglio, e Kaczmarek è il classico giocatore che contro gli italiani si esalta sempre.
ROSTER
Palleggiatori: Marcin Janusz, Grzegorz Łomacz
Opposti: Łukasz Kaczmarek, Bartosz Kurek
Schiacciatori: Tomasz Fornal, Wilfredo Leon, Aleksander Śliwka, Kamil Semeniuk
Centrali: Mateusz Bieniek, Jakub Kochanowski, Norbert Huber
Libero: Paweł Zatorski
Tredicesimo: Bartłomiej Bołądź
Allenatore: Nikola Grbić
UP: La squadra gioca a memoria, e ha molta fiducia nelle proprie qualità, certo qualche passo falso come in VNL lo fa anche lei, soprattutto quando in ricezione inizia a traballare. Janusz è bravo ad alternare tutti i suoi attaccanti e ad inserire spesso la pipe, ma sotto pressione può regalare qualcosa. Semeniuk e Sliwka regalano qualcosa in centimetri, ma restano la coppia più collaudata di bande, più altalenanti Leon e Fornal (che probabilmente partirà titolare) specie quando schierati insieme.
DOWN: come detto sopra, l’abbondanza di giocatori può portare Grbic a cambi troppo affrettati, ma per il resto di punti deboli se ne vedono pochi all’orizzonte. Squadra da incontrare il più tardi possibile, sperando che magari nei quarti possa farsi sorprendere da squadre coriacee come la Slovenia.
LA STELLA: Alexsander Sliwka
ONE TO WATCH: Kamil Semeniuk
ITALIA: Ancora una volta la nostra Nazionale si presenta all’appuntamento olimpico fra le favorite assolute per la vittoria finale, alla ricerca di quell’oro che dall’epopea di Velasco in poi è diventato simile ad una maledizione! Il gruppo post Tokyo, nelle mani di De Giorgi si è rinnovato e ringiovanito, dimostrando subito una grande grinta e tanta voglia di vincere. Il nostro sestetto è collaudatissimo, siamo forti in tutti i reparti e abbiamo dei cambi di valore (ma in un’Olimpiade cosi strutturata mi aspetto pochissimi cambi), la perdita di Anzani (a proposito, un abbraccio immenso a Simone) pesa più sul gruppo e nello spogliatoio che non sul campo e sembra essere stata assorbita bene.
ROSTER
Palleggiatori: Simone Giannelli, Riccardo Sbertoli.
Schiacciatori: Alessandro Michieletto, Daniele Lavia, Luca Porro, Mattia Bottolo
Centrali: Gianluca Galassi, Roberto Russo, Giovanni Sanguinetti
Opposti: Yuri Romanò, Alessandro Bovolenta.
Libero: Fabio Balaso
Tredicesimo: Gabriele Laurenzano
Allenatore: Ferdinando De Giorgi
UP: Michieletto e Lavia sono i terminali offensivi capaci di esaltarsi nelle partite che contano. In stagione hanno vinto meno di quello che ci si aspettava. Meglio così, avranno ancora più fame. Giannelli invece di coppe ne ha alzate a non finire quest’anno, ma il suo è l’atteggiamento del grande campione, che non vuole perdere nemmeno a freccette con gli amici! Ben assortita la coppia di centrali, forti in attacco e pericolosi in battuta, con Russo un po’ più continuo di Galassi a muro, dove l’ex Monza ha bisogna di sentirsi ben dentro la partita per trovare spunti eccellenti.
DOWN: Nonostante una gestione low profile del gruppo, la pressione è tanta sulle spalle di questi ragazzi che da campioni del mondo in carica hanno tutti gli occhi puntati addosso. Servirà il miglior Romanò, non solo al servizio ma anche in attacco, e un Balaso modello aspirapolvere però per potersela giocare con tutti, specialmente contro la Polonia, e non solo nella partita di girone.
LA STELLA: Simone Giannelli
ONE TO WATCH: Daniele Lavia
I carioca, quando si parla di Olimpiade fanno sempre tremare I polsi ai tifosi, ma quest’anno il 6+1 di Bernardinho sembra essere un gradino sotto le due pretendenti principe. Vero che ha un paio di giocatori che se si accendono sono in grado di svoltare set da soli, ma la sensazione generale negli ultimi due anni è che il gruppo sudamericano abbia un po’ perso quella mentalità vincente pazzesca che ha contraddistinto i loro ultimi venti anni. Questo non vuol dire averli già battuti ovviamente, ma sapere di potersela giocare a viso aperto certamente si.
ROSTER
Palleggiatori: Bruno Rezende, Fernando ‘Cachopa’ Kreling
Opposti: Alan de Souza, Darlan de Souza
Schiacciatori: Adriano Xavier, Lukas Bergmann, Ricardo Lucarelli, Yoandy Leal
Centrali: Flavio Gualberto, Isac Santos, Lucas Saatkamp
Libero: Thales Hoss
Tredicesimo: Henrique Honorato
Allenatore: Bernardo Rezende
UP: Leal è il dottor Jekyll e mr Hide di questo gruppo. Potente e fisico, quando riesce a mantenere il ritmo per tutto il match è semplicemente un marziano, ma troppe volte lo abbiamo visto andare in enorme difficoltà in ricezione e perdere il bandolo della matassa del gioco. Meglio Lucarelli, meno appariscente del cubano, ma molto più continuo nel rendimento. Cachopa è il nuovo, palleggiatore istrionico che fa danzare i suoi attaccanti a ritmo di Samba: per lui fondamentale riuscire a giocare nei corridoi centrali del campo alternando primi tempi a pipe veloci.
DOWN: La ricezione di questo Brasile è un tallone d’Achille. Da verificare la tenuta sotto stress dell’opposto, giocatore molto potente ma troppo sbaglione.
LA STELLA: Bruno Mossa de Rezende
ONE TO WATCH: Lucas
Unica squadra africana qualificata, deve la partecipazione a Parigi a coach Flavio Gulinelli, che però subito dopo la qualificazione è stato lasciato a piedi dalla federazione egiziana. Chiaramente per i nordafricani una ottima occasione per fare esperienza a livello internazionale e mettersi in mostra nella speranza di strappare qualche contratto in giro per l’Europa.
ROSTER
Palleggiatori: Hossam Abdalla, Mostafa Gaber Abdelsalam
Opposti: Seifeldin Hassan Aly, Reda Haikal
Schiacciatori: Ahmed Azab Abdelrahman, Abdelrahman Elhossiny Eissa, Mohamed Sayedin Asran, Mohamed Moustafa Issa
Centrali: Mohamed Osman Elhaddad, Mohamed Masoud Dola, Abdelrahman Seoudy
Libero: Mohamed Hassan
Tredicesimo: Ahmed Omar
Allenatore: Fernando Munoz Benitez
UP: la voglia di emergere e l’occasione più unica che rara di farsi conoscere dal grande pubblico
DOWN: la poca esperienza internazionale, un livello tecnico non di primissima fascia e un allenatore che lavora da poco con il gruppo.
LA STELLA: Reda Haikal
ONE TO WATCH: Mohamed Masoud Dola
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