Spesso basta un attimo per cambiare la propria vita. Questione di piccoli dettagli: una scelta ponderata può portare a grandi benefici ed è anche così che svolta una carriera. La piena maturazione tecnica e mentale che incontra il giusto ambiente, allenatori che credono in te e la fame di arrivare sono gli altri elementi necessari. L’ultimo anno è stato quello della sterzata per Gaia Giovannini: il salto in una nuova dimensione dove tutte le componenti precedentemente citate si sono allineate alla perfezione. Un arco temporale in cui sono racchiuse tappe dense di significato, come l’esordio assoluto con la maglia della nazionale e la vittoria della medaglia d’oro alle Olimpiadi.
Ed è proprio dall’esperienza a Parigi 2024 che inizia la nostra intervista alla schiacciatrice originaria di San Giovanni in Persiceto, che dalla scorsa stagione è uno dei pilastri della Megabox Ondulati del Savio Vallefoglia.
Gaia Giovannini, campionessa olimpica con la nazionale italiana femminile di pallavolo: ti fa ancora effetto sentirlo dire, o ti sei abituata? Insomma, sei riuscita a realizzare tutto quello che avete fatto?
““.
Se ripensi al vostro percorso a Parigi, qual è la prima istantanea che ti viene in mente?
““.
Come si vive la finale olimpica? C’è chi dice che bisogna immaginarla come una partita qualunque.
““.
Quali sono stati i punti di forza che vi hanno permesso di essere dominanti alle Olimpiadi?
““.
Prima della partenza per Parigi, avete avuto un colloquio individuale con il CT Velasco. Avete parlato di qualcosa in particolare?
““.
Cosa ti porti dietro dall’estate azzurra? Il fatto di aver dato un contributo importante ai successi della nazionale in VNL e alle Olimpiadi ti ha dato maggiore consapevolezza dei tuoi mezzi?
““.
Quando militavi nelle file dell’Anderlini in Serie B2 o ti sei confrontata per la prima volta con la Serie A vestendo la maglia di Montale, immaginavi di poter raggiungere risultati così importanti? Quando hai capito di avere le carte in regola per giocare in nazionale?
““.
Pensi di avere più talento o dedizione?
““.
Ci sono stati dei momenti durante la tua carriera in cui hai vacillato nella sicurezza di voler fare la pallavolista professionista?
““.
Veniamo alla tua esperienza nelle Marche. Come ti trovi alla Megabox Ondulati del Savio Vallefoglia e cosa ti piace maggiormente di questo club?
““.
Come descriveresti la squadra di quest’anno?
““.
Quali sono le tue impressioni dopo le prime giornate di campionato? Sei soddisfatta del rendimento di Vallefoglia?
““.
Un’ultima curiosità. Come la vivi se la tua squadra non raggiunge il risultato sperato o tu non metti in campo la tua migliore prestazione?
““.
Di Alessandro Garotta
Andata Sedicesimi (14/11/2024) – CEV Volleyball Challenge Cup 2025 CEZ KARLOVARSKO (CZE) – Cucine Lube CIVITANOVA 0-3 (16-25, 18-25, 14-25)…
Già certo della qualificazione alle semifinali, Sinner sfida Medvedev: all'azzurro basterà vincere un set per chiudere il gruppo Nastase al…
Sabato 16 Novembre alle ore 19:30 Fedrizzi e compagni varcheranno le soglie del PalaBarton, al cospetto di un super team…
Taylor Fritz si gioca un posto in semifinale alle Atp Finals di Torino: lo statunitense affronta l'australiano Alex De Minaur. ll…
Perugia, 13 Novembre 2024 Inizia con un rotondo 3-0 il cammino in Champions della Sir Sicoma Monini Perugia che tra…
Piacenza 14.11.2024 – Cresce a Piacenza l’attesa per la sfida ai Campioni d’Europa dell’Itas Trentino in programma domenica 17 novembre…