Belluno: l’under 17 conquista un buon sesto posto alla “Cornacchia World Cup”

Solo applausi per l’Under 17 del Belluno Volley, sesta classificata alla “Cornacchia World Cup”. I ragazzi allenati da Simone Donadel, infatti, hanno trascorso il weekend pasquale in terra pordenonese, dove si sono ritrovate squadre provenienti da tutto il mondo per un totale di oltre 4.700 atlete e atleti, in rappresentanza di 30 Nazioni: in questo nobile contesto c’erano pure i giovani rinoceronti. I quali, al debutto nella competizione internazionale, hanno affrontato la rivale diretta della regular season: ovvero La Piave, battuta col punteggio di 2-1. 

A seguire, il confronto con la fortissima Nazionale ungherese: nonostante un secondo parziale interpretato alla grande dai biancoblù, e perso solo al fotofinish, a imporsi sono stati i magiari per 3-0. Il riscatto è arrivato poi con i portoghesi dello Sport Operario Marinhense, sconfitti 3-0 al termine di una gara in cui il gruppo dolomitico ha sbagliato pochissimo e messo in mostra solidità e compattezza, oltre a un Mario Pietriboni in grande spolvero. 

Grazie alle due vittorie in tre incontri, il Belluno Volley è riuscito a chiudere il girone iniziale in seconda posizione. E a qualificarsi per i quarti di finale contro la Lube: la corazzata di Civitanova non ha lasciato scampo ai giovani rinoceronti, che però hanno avuto il merito di superare il Verona Volley (2-0), nella sfida successiva. E di giocarsi la finale per il quinto e sesto posto contro lo Sparta Cracovia: alla fine a sorridere sono stati i polacchi (2-1), ma bellunesi hanno tenuto testa agli avversari e strappato loro il secondo round ai vantaggi (29-27). Da sottolineare le brillanti prove dell’opposto Tommaso Pol (un ragazzo che ha mosso i primi passi nel magico mondo della pallavolo solo all’inizio di questa stagione) e del centrale Gabriel Barancean, atleta Under 15, aggregato da poco tempo alla selezione Under 17.  

Oltre al buon piazzamento – e alla palma di miglior squadra veneta, dopo la vincitrice Kioene Padova – il collettivo guidato da coach Donadel e dal dirigente accompagnatore Stefano Urago torna a casa con un bagaglio più ampio e più ricco, in termini pallavolistici, ma soprattutto umani. Complimenti a tutti, quindi: nessuno escluso. A cominciare da Matteo Polo, che nel ruolo di capitano ha dimostrato di essere sempre di supporto ai propri compagni. 


Fonte: http://www.volleynews.it/feed/

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