La polacca salva tre match point e batte 7-5, 4-6, 7-6 Sabalenka, vincendo per la prima volta il WTA di Madrid, l’unico tra i principali tornei su terra rossa che le mancava. Per Swiatek è il 19esimo titolo in carriera, il terzo nel 2024 dopo Doha e Indian Wells
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“The queen of clay”. Nessuna come Iga Swiatek nei tornei sulla terra rossa. 22 anni e già in bacheca tutti i titoli più importanti sulla superficie. All’appello mancava soltanto il WTA di Madrid e la polacca ha subito rimediato. 7-5, 4-6, 7-6 alla campionessa uscente Aryna Sabalenka al termine di una battaglia durata tre ore e 11 minuti, durante la quale la polacca ha dovuto anche salvare tre match point, per completare un mosaico di trofei sempre più epico.
Una finale tra la numero 1 e la numero 2 al mondo non può che essere sinonimo di qualità altissima. Un primo scambio di break e controbreak in apertura di partita è il segnale di come a essere decisivi saranno i dettagli. Swiatek annulla tre palle break nel settimo game, Sabalenka due a seguire. Con il tiebreak che sembra scritto, l’equilibrio si spezza sul 5-5. La campionessa uscente concentra nel momento peggiore gli errori non forzati e la numero 1 al mondo sfrutta l’occasione tenendo fede al numero di fianco al proprio ranking, riuscendo a chiudere il parziale al servizio e tirando fuori anche un provvidenziale ace su un delicatissimo 30-30.
Chiamata alla reazione nel secondo set, Sabalenka non si tira indietro: più che un segnale di fragilità al servizio, lo scambio di break e controbreak tra secondo e quinto game è indice di una qualità sempre più in crescendo. Sotto 5-4 e servizio, Swiatek prova a cercare la profondità, ma un doppio fallo sul 30-30 è il preludio a un set portato a casa di prepotenza dalla bielorussa, grazie a due fantastici vincenti consecutivi di dritto.
Punto dopo punto, Iga per vincere l’unico titolo importante sulla terra rossa assente in bacheca, Aryna per difenderlo. Nel terzo set la polacca è la prima ad avere due palle break nel terzo game, ma la bielorussa si salva spingendo con il dritto, alleato più prezioso di serata. Le chance sprecate rimangono in testa a Swiatek che nel game successivo subisce un break, travolta dal tennis sempre più aggressivo di Sabalenka. Non si rimane numero 1 al mondo per 100 settimane per caso, però: la polacca riaggancia immediatamente la bielorussa sul 3-3. Per la partita più bella in stagione, non poteva che esserci un epilogo palpitante e vibrante. Swiatek salva due match point sul 6-5 e si porta al tiebreak decisivo, in cui a essere protagonista è la tensione. Sul 5-5 Sabalenka manda fuori un dritto in avanzamento a chiudere, ma salva match point con un ace. Avanti 7-6 e con match point in risposta, la bielorussa trema ancora con il dritto, che tanto invece era stato provvidenziale per tutta la partita e, di nuovo, chiamata a salvare il secondo match point, va lunga con il dritto.
Swiatek chiude in lacrime, lacrime con le quali festeggia il 19esimo titolo in carriera, il terzo nel 2024 dopo quelli vinti a Doha e a Indian Wells, il nono in un WTA 1000. Tutto a 22 anni. Le altre sono avvisate: a Roma e al Roland Garros sarà sempre lei la donna da detronizzare.
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