Dalla sua condizione fisica all’incontro avvenuto con la Nazionale di Luciano Spalletti. Jannik Sinner si racconta a Sky Sport da Miami, dove venerdì inizierà la sua rincorsa al trofeo. “Sto bene, abbiamo lavorato tanto per essere di nuovo al 100%. Ancora non lo sono. Sono contento, dopo la partita con Alcaraz ero un po’ preoccupato, ora sono più tranquillo”.
Quali sono le differenze principali rispetto ad Indian Wells?
“Il Centrale è un po’ diverso, la palla è diversa da Indian Wells. Il fattore che incide maggiormente è il meteo, qui c’è più umidità e può esserci tanto vento. È difficile giocare, ma questo campo mi piace e l’ho dimostrato raggiungendo due volte la finale”.
C’è qualche dettaglio tecnico sul quale stai lavorando?
“Stiamo lavorando tanto sul servizio, cercando di cambiare direzione sui colpi. Questa può essere una chiave fondamentale, riesco a cambiare velocità alla palla, ma non direzione. Stiamo lavorando anche sulle volée con tanti serve and volley, so che devo farle. L’obiettivo è diventare un giocatore migliore”.
Essere anche un punto di riferimento per la Nazionale: cosa ha rappresentato per te l’incontro con gli azzurri?
“Incontrare la Nazionale è stato un onore, mi impressiona perché ho 22 anni e sono ancora molto giovane. Vuol dire che l’età è solo un numero. Ieri ho incontrato dei giocatori pazzeschi, tra i migliori al mondo. Mi ha fatto piacere conoscerli, mando loro un grande in bocca al lupo”.
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