Condivido la scelta di Musetti di andare a giocare sul duro, anche se, magari, lo ha fatto per motivi extratennistici (stare più vicino a casa, per esempio). Questo scampolo di stagione sulla terra rossa non ha molto senso, in chiave di preparazione della successiva fase della stagione. Anche perché, come si è visto, non è detto che in Sud America poi fai incetta di punti e di trofei. Musetti, se vuole lasciare un segno nel tennis, deve issarsi almeno al livello dei primi 25-30 sul veloce, cosa che attualmente è lontana. Ai terraioli puri, nel tennis moderno, restano le briciole: difficilmente potranno più vincere Parigi, Roma o uno dei due tornei spagnoli principali. Bene anche Arnaldi.
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