GP Monaco: Leclerc, una vittoria che cambia la storia

L’esito più emozionate nella gara più noiosa, un paradosso, un controsenso. Come quello che ha separato in questo anni Charles dal gradino più alto del podio di casa sua. Proprio lì, a Monaco, dove il suo terreno di caccia prediletto, la qualifica, conta più di ogni altra cosa. Una maledizione, l’ha spezzata Charles.

LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, portrait during the Formula 1 Grand Prix de Monaco 2024, 8th round of the 2024 Formula One World Championship from May 23 to 26, 2024 on the Circuit de Monaco, in Monaco – Photo Florent Gooden / DPPI – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

Eppure ci aveva provato nel 2021, quando però un problema al semiasse l’aveva obbligato al ritiro nel giro di formazione, mentre la pioggia e una strategia suicida avevano infranto l’illusione di piazzare il colpo anche l’anno seguente. Per questo sabato sera, dopo una pole straordinaria, la terza a Montecarlo, il sorriso di Charles appariva appena accennato, forzato, molto sfuggente. Gli sguardi nei box erano tesi, nei volti le espressioni di chi teme che la sfortuna o qualcosa si possa mettere di nuovo di traverso, rovinando la festa. Invece no, questa volta no.

Abbiamo vinto… finalmente!“, così Bryan Bozzi dal muretto, a sottolineare il senso di liberazione collettivo, Charles Leclerc profeta in patria per la prima volta, un risultato storico anche per Monaco, che di profeti in patria non ne vedeva dai tempi di Louis Chiron, storia di 93 anni fa.

Piange il Principe Alberto, ma piange anche Charles. Non era successo a Spa, alla sua prima vittoria, non si era sciolto neanche a Monza, una settimana dopo, di fronte alla Marea Rossa, è successo qui, tra le sue strade, a Monaco. Terra di Yacht e soldi, ma anche di sentimenti, quelli che legano Charles alle sue gioie infantili e a quei dolori che hanno stroncato improvvisamente la sua spensieratezza giovanile, obbligandolo a crescere prima del tempo. La perdita del suo amico Jules Bianchi, poi quella di papà Hervé. Se corre è grazie a loro, se vince è per loro.

Una vittoria dal valore enorme, in un weekend dominato, gestito a sangue freddo, in fuga da un’angoscia che ha tallonato Charles più degli avversari. Ora la Ferrari ha ritrovato il suo cavallino prediletto, costante ma opaco in questo inizio di mondiale, eppure lì, secondo in classifica, ad una manciata di punti da Verstappen.

Charles Leclerc ha scritto una bella pagina di storia della Formula Uno e forse ne ha cancellata momentaneamente un’altra, quella che vedeva un mondiale già scritto. Vero, troppo presto per riaprire il libro, ma altrettanto presto anche per chiuderlo definitivamente. Per il prossimo capitolo destinazione Montréal, GP del Canada.

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