Dopo il trionfante Gran Premio d’Australia, concluso con le due auto di Maranello davanti a tutti, il rischio di esaltarsi in maniera ingiustificata era alto. La Red Bull, di certo, non è sparita e lo ha dimostrato ampiamente su un circuito tecnico e indicativo come quello di Suzuka. Doppietta per la squadra di Milton Keynes che fa ritornare tutti sulla terra. Ma la Ferrari può sorridere.
Innanzitutto, anche su un tracciato così ostico, la SF-24 si è rivelata nettamente la seconda forza in pista, con solo la McLaren di Lando Norris a rappresentare una minaccia. Se si pensa poi al distacco dalla vetta, Carlos Sainz, giunto terzo al traguardo, si è preso 20 secondi, più che dimezzando quello di 7 mesi fa; questo dato rappresenta perfettamente la bontà della macchina partorita dai tecnici di Frederic Vasseur, divenuta ora comprensibile e dal setup semplice da trovare.
Il degrado gomme su un circuito così severo da quel punto di vista è stato eccellente: basti pensare che Charles Leclerc, nominato pilota di giornata, è riuscito a fare una sola sosta, tenendo le gomme medie per quasi metà gara, qualcosa che sembrava impensabile per tutti, anche per la stessa Red Bull. Ciò ha permesso al monegasco di togliersi dal traffico e di agguantare il quarto posto finale, dopo essere stato a lungo tappato in settima posizione.
La concorrenza dietro sembra essere stata definitivamente allontanata. L’obiettivo, adesso, è guardare avanti, sia al futuro che in pista. E davanti troviamo solo la Red Bull che a Suzuka ha già portato un primo importante pacchetto di aggiornamenti. La SF-24, invece, è ancora pressoché uguale alla macchina che ha debuttato nei test del Bahrein di febbraio. Il primo corposo intervento sulla vettura arriverà a Imola, in casa, a metà maggio. Lì si scopriranno due fattori fondamentali: in primis, se la Ferrari sarà riuscita a risolvere il problema di funzionamento delle gomme in qualifica e se davvero potrà dare fastidio ad una Red Bull ancora imprendibile. Ma più vicina. In mezzo, i due weekend con sprint di Shanghai e Miami.
Fonte: https://www.circusf1.com/2024/04/gp-giappone-f1-red-bull-troppo-forte-ma-ferrari-supera-lesame-suzuka.php
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