“Michael Schumacher e Lewis Hamilton sono meno lontani di quanto si possa immaginare”. A parlare è Aldo Costa, ex Direttore Tecnico in Formula 1 con Minardi, Ferrari e Mercedes, durante una lunga chiacchierata con Leo Turrini.
L’ingegnere di Parma, ora in Dallara, ha avuto la fortuna di lavorare sia con Michael Schumacher che con Lewis Hamilton i quali hanno collezionato sette titoli mondiali piloti a testa.
“Michael Schumacher e Lewis Hamilton hanno molte cose in comune – ha detto Costa -. Ma tra loro esistono anche notevoli differenze. È comunque bellissimo che i due piloti più vincenti nella storia della F1 abbiano scelto di legare il loro nome alla Ferrari”.
“Pizzicato” dal giornalista su chi potesse essere il migliore tra i due, l’ingegnere ha voluto precisare: “Voglio dire subito che Michael e Lewis sono meno lontani di quanto si possa immaginare. Entrambi hanno sempre avuto un approccio molto analitico alle cose di pista. Sono meticolosi, molto professionali. Sanno che a certi livelli sono i dettagli a spostare l’equilibrio, a determinare il risultato”.
“Michael era umanissimo nella relazione di lavoro. Si sedeva lì con gli ingegneri e con calma trasmetteva le sue sensazioni sulla macchina che guidava. Non era mai ossessivo, ecco”.
“Lewis l’ho conosciuto meglio, perché in Mercedes avevo un ruolo che mi metteva a più diretto contatto con il pilota. Io e lui eravamo in simbiosi. Hamilton, come Schumi, chiede fiducia e si fida di te”.
“Appartengono a culture non sovrapponibili. Schumacher è stato l’ultimo driver di un’epoca in cui le macchine venivano sviluppate in pista, tramite continui test sull’asfalto. E in questo lui era formidabile, unico oserei dire”.
“Lewis invece appartiene al tempo del simulatore. Lui non c’entra, sono cambiate le regole. In breve: Michael stava sempre al volante, Hamilton quasi mai perché non può. Non a caso Schumi quando tornò a correre nel 2010, senza più i test in circuito, si trovò male, lui il simulatore lo odiava proprio”.
Infine alla domanda di Turrini “ma a Lewis chi glielo ha fatto fare, di scommettere su una Ferrari che perde da quasi vent’anni?”, Costa ha così risposto: “Beh, lui è un istintivo. Ha seguito il cuore. Non è una svolta dettata dal Dio denaro”.
Intervista completa sul blog di Leo Turrini
Fonte: https://www.circusf1.com/2024/02/f1-aldo-costa-spiega-analogie-e-differenze-tra-schumacher-ed-hamilton.php
Jasmine Paolini saluta Madrid. La sesta testa di serie del seeding è andata a sbattere contro una versione extra lusso…
Sfuma il sogno di Flavio Cobolli di qualificarsi per gli ottavi di finale del Masters di Madrid. Il romano, n°36…
JEREZ DE LA FRONTERA (SPAGNA) - Tutto pronto per la quinta prova stagionale del Motomondiale a Jerez de la Frontera.…
Ancora Musetti-Tsitsipas. Due settimane dopo il quarto di finale a Monte-Carlo, si ripete la sfida al 3° turno al Masters…
Matteo Berrettini a caccia degli ottavi di finale al Masters di Madrid. Tornato a quattro anni di distanza dall'ultima volta,…
Dopo Sarr è toccato ad Achille Lonati e i prossimi potrebbero essere Suigo e Garavaglia. C’è un nuovo corso azzurro…