“Se avessi seguito Pogacar e Remco (Evenepoel) e poi fossi stato eliminato, avrei perso il Tour de France ieri. Non è stata una mancanza di coraggio, ma una corsa intelligente e strategica”. Così Jonas Vingegaard nel giorno di riposo e dopo la tappa di Troyes dominata dagli sterrati. Il danese poi prosegue: “Di solito sto molto bene nella terza settimana”. Vingegaard replica così a chi lo critica per la strategia troppo difensiva in questo Tour de France e risponde a chi lo ha punzecchiato dicendogli che non ha avuto carattere. “Mi sento come se stessi migliorando sempre di più. Penso di essere a un livello molto alto, molto più di quanto avrei potuto sperare con solo sei settimane di preparazione”, ha detto. “È difficile fare un paragone con l’anno scorso perché abbiamo avuto solo una tappa di alta montagna. Ma sì, sono un po’ al di sotto dell’anno scorso. Non è necessariamente un brutto segno, significa che ho ancora margini di miglioramento anche se non so come sarò nella terza settimana – conclude – Di solito sto molto bene nella terza settimana, ma con la caduta vedremo… La caduta (al Giro dei Paesi Baschi) mi ha fatto cambiare perché sono particolarmente felice di essere vivo e di partecipare al Tour”.
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